
Il trionfo di Arianna Fontana
Berbenno di Valtellina (Sondrio) – Arianna Fontana entra nella leggenda! Non ci sono più parole per descrivere l’immensità della fuoriclasse valtellinese che ha fatto vivere altre intense emozioni agli italiani vincendo la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino nella finale dei 500 metri dello short track, grazie ad una condotta di gara semplicemente perfetta e al sorpasso da antologia sulla olandese Schulting (seconda).
Ary è l’orgoglio italiano ma soprattutto l’orgoglio valtellinese in una specialità, quella dello short track, che in provincia di Sondrio ha la sua “culla” nazionale. E’ lei la regina mondiale dello short track, capace di vincere, per ora, a Pechino prima l’argento con la staffetta mista e questo meraviglioso oro nei “suoi” 500 metri, la specialità a lei più congeniale da sempre.
La sua è una vita sui pattini che è incominciata a soli 4 anni, lei che è nata il 14 aprile del 1990, segno zodiacale Ariete e questo non è un dettaglio perché la determinazione che l’ha portata ai vertici assoluti della specialità è tipica di questo segno. E' alla sua decima medaglia, più di chiunque altro (sia a livello maschile che femminile). E non finisce qui. Ci sono ancora i 1000 e i 1500, oltre alla staffetta femminile.

La leggenda della freccia bionda di Polaggia, frazioncina del comune di Berbenno a pochi chilometri da Sondrio, è cominciata nel 1994 quando a soli 4 anni, sulle orme del fratello Alessandro ha messo per la prima volta i pattini da ghiaccio a Lanzada in Valmalenco. Poi Arianna, grazie all’impegno di mamma Maria Luisa e papà Renato che l’hanno accompagnata per gli allenamenti da Berbenno a Bormio “10000” volte, si è spostata a Bormio nella Bormio Ghiaccio. Fin da giovanissima è apparsa di un altro pianeta e a Torino nel 2006, a soli 15 anni e 314 giorni (la più giovane italiana a vincere una medaglia ai Giochi Olimpici Invernali), si è messa al collo il bronzo con la Staffetta femminile. A Vancouver nel 2010 Arianna vince l’argento nei 500 metri e, dopo aver vinto nel 2012 la Coppa del Mondo nei 500, a Sochi nel 2014 è argento nei 500 e bronzo nei 1500 e nella staffetta. A Pyeongchang nel 2018 Arianna è la portabandiera dell’Italia e in Corea del Sud vince i 500 metri, l’argento in staffetta e il bronzo nei 1000 metri. E a Pechino, con la staffetta mista, ha messo la freccia, nella classifica dei più vincenti alle olimpiadi nello short track, su due leggende come Apolo Ohno e Viktor An.
Ma oggi a Berbenno è stata festa, con un centinaio di persone riunite già dalla tarda mattinata in piazza per assistere davanti al maxischermo, allestito dall’Arianna Fontana Fan Club, in collaborazione col Comune di Berbenno, il Bim e la Comunità Montana di Sondrio. A piangere di gioia anche mamma Maria Luisa, papà Renato e il fratello Alessandro, il suo primo tifoso al pari di Antonhy Lobello, l’ex pattinatore italo americano che Arianna ha sposato nel 2014 e che ora è il suo allenatore. “La giornata è stata fantastica – dice Alessandro -, è stata una grande emozione, una grande festa, Arianna è stata semplicemente strepitosa. Ce la siamo goduta in piazza insieme agli amici del Fan Club che hanno allestito il Maxischermo e che si sono scatenati quando Arianna ha tagliato per prima il traguardo, dopo una gara strepitosa e un sorpasso fantastico. Così come fantastico è stato anche il sorpasso in semifinale… Incredibile. Meglio di così…”.
Arianna nei giorni scorsi è apparsa decisa, pronta e concentrata a puntino… Ve lo aspettavate un successo nei 500? "Ero sicuro che avrebbe potuto far bene ma non posso dire di essere sicuro della medaglia d’oro. E’ stata l’ennesima impresa fantastica di Arianna. E non finisce qui, ci sono altre gare che seguiremo in piazza…”.