
La mammografia è fondamentale per la prevenzione del tumore al seno
In Italia, i casi di tumore tra le persone sotto i 40 anni stanno aumentando. L’allarme arriva dall’autorevole Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, che in occasione del suo Open Day sottolinea come siano stimate in oltre 15.000 l’anno le nuove diagnosi negli “under 40”, con una tendenza in crescita.
Record negativo per il tumore al seno
Sempre secondo i dati presentati dallo IEO, quello che ha fatto registrare un aumento record nelle fasce più giovani è il tumore al seno: negli ultimi 30 anni è infatti quasi raddoppiato il numero delle donne colpite, al punto che oggi il 20% delle pazienti ha meno di 40 anni. Questo aumento è attribuito dagli studi scientifici a fattori di rischio come obesità, alcol, fumo e cambiamenti nello stile di vita femminile, inclusa la prima gravidanza tardiva, il numero ridotto di figli e il mancato allattamento al seno.
Nell’aumento dei casi di tumore tra i più giovani gioca poi un ruolo negativo la combinazione tra predisposizione genetica e cattive abitudini di vita che possono ulteriormente favorire lo sviluppo del cancro. Per questo motivo l’IEO di Milano ha deciso di promuovere una prevenzione “no age”, cioè sviluppata indipendentemente dall’età e che tenga conto anche dei fattori ereditari con uno specifico counseling genetico come quello per esempio offerto dal suo High Risk Center.
“Siamo abituati a pensare alla prevenzione a partire dai 40 o addirittura 50 anni, perché il cancro è in effetti una malattia degenerativa, che ha il suo picco intorno ai 65-70 anni. Tuttavia l’aumento dei casi negli under 50 e le conoscenze più recenti sui meccanismi di formazione dei tumori ci obbligano a cambiare rotta”, ha dichiarato il professor Roberto Orecchia, direttore scientifico IEO in occasione della presentazione dell’Open Day. “La buona notizia è che la maggior parte dei tumori nei più giovani è correlata a fattori di rischio derivanti da stili di vita che si possono modificare”.
Consigli per la prevenzione
Per i più giovani il piano di prevenzione deve partire dall’adozione di stili di vita sani: evitare fumo e alcol, controllare il peso con una corretta alimentazione e praticare una regolare attività fisica, perché la sedentarietà è un importante fattore di rischio anche per i tumori, oltre che per il cuore.
La vaccinazione anti-HPV è invece fondamentale per prevenire i tumori della cervice uterina, ma è raccomandata tanto alle ragazze quanto ai ragazzi perché diversi studi hanno dimostrato che le infezioni da papilloma virus possono aumentare il rischio di tumori della vulva e della vagina, ma anche del pene e dell’ano, oltre che orofaringei.
Infine, l’esecuzione di regolari esami e controlli (a partire dalla mammografia per le donne) è la via per una diagnosi precoce, che come tale aumenta la possibilità di successo delle cure.