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La città italiana dove si dorme peggio? In Lombardia. Ecco di quale si tratta e perché

Un nuovo studio, condotto dal servizio di psicologia online Unobravo rivela che ben 7 italiani su 10 (72,3%) sono insoddisfatti della qualità o della durata del loro sonno

Giornata Mondiale del Sonno 2025

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Un nuovo studio, condotto dal servizio di psicologia online Unobravo, rivela che ben 7 italiani su 10 (72,3%) sono insoddisfatti della qualità o della durata del loro sonno. Ma quali sono le migliori e le peggiori città italiane per un sonno di qualità? E con così tante persone che faticano a riposare bene, cosa si può fare?

Perugia è la migliore città italiana per dormire bene, con il punteggio più alto per la qualità dell'aria (78 su 100) mentre Brescia è la peggiore con un punteggio sulla qualità dell'aria piuttosto basso (21 su 100) e solo il 34% di spazi verdi in città.

Perugia si classifica come la migliore città per dormire, vantando il punteggio più alto per la qualità dell'aria di 78 su 100 (insieme a Rimini) e un punteggio piuttosto basso per l'inquinamento acustico e luminoso (38,3 su 100).

Inoltre, il 64% della città è costituito da spazi verdi, il secondo più alto in assoluto. La sua velocità in termini di connessione online è di 98 Mbps, il che significa che i residenti potrebbero essere meno tentati di usare Internet prima di andare a letto a causa della velocità di connessione più lenta.

Reggio Calabria si classifica al secondo posto, beneficiando del 57% di spazi verdi, contribuendo a bilanciare i disturbi urbani. Il punteggio per la qualità dell'aria (60) è inferiore a quello di Perugia ma comunque buono. In particolare, ha meno caffetterie (21) rispetto ad altre città, il che potrebbe indicare un consumo giornaliero di caffeina inferiore.

Al terzo posto, Foggia vanta un punteggio per la qualità dell'aria di 71 su 100, significativamente migliore di quello di Reggio Calabria, ma inferiore a quello di Perugia. Ha un livello moderato di inquinamento acustico e luminoso (42) e un numero relativamente basso di bar (14), il che potrebbe indicare un minor consumo di caffeina, specialmente in ore tarde. Tuttavia, ha solo il 35% di spazi verdi, uno dei più bassi tra le città in prime in classifica.

La Cenerentola

Brescia si classifica come la peggiore in Italia per il sonno, con una scarsa qualità dell'aria (21 su 100) e solo il 34% di spazi verdi, il che potrebbe contribuire a creare un ambiente per il sonno poco sano.

La velocità di Internet è la più veloce di tutte le città, a 157 Mbps, il che potrebbe significare che le persone siano più propense a usare i dispositivi prima di andare a letto. Milano ha il punteggio più alto di inquinamento acustico e luminoso (58 su 100) tra le prime tre città peggiori.

Stesso discorso per Monza, che però gode di una migliore qualità dell’aria e di una minore quantità di bar.

L’esperta

"Il sonno è un bisogno fondamentale per il benessere fisico, mentale ed emotivo – spiega Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e clinical director di Unobravo-. Riposare correttamente, cioè circa 7-8 ore al giorno, regola il metabolismo e aiuta il cervello ad eliminare le tossine dai tessuti neurali, elaborare informazioni e migliorare l'apprendimento, riducendo anche stress e ansia.

Tuttavia, in Italia, 7 persone su 10 sono insoddisfatte della qualità o della durata del proprio sonno (72,3%). I problemi legati al sonno possono avere un impatto molto serio: secondo i risultati del test di screening sull'insonnia sviluppato dall'Osservatorio Unobravo, il 62,4% degli italiani dichiara di subire ripercussioni nella vita quotidiana a causa di problemi legati al sonno, con gravi riduzioni dell’efficienza diurna.

Le difficoltà non riguardano solo la fase di addormentamento: quasi un terzo delle persone (32,5%) ha difficoltà a mantenere un sonno costante, mentre la metà (55%) si sveglia troppo presto, il che non permette di dormire le ore necessarie a recuperare energia per la giornata. Inoltre, stress e ansia caratterizzano le notti di oltre due terzi delle persone (68,3%)."