
Carenza di sonno
Milano, 9 marzo 2022 - Si avvicina la primavera: data fissata sul calendario il 20 marzo. Come ad ogni cambio di stagione, l'organismo deve adattarsi, rispondendo a nuovi stimoli esterni. Il bioritmo cambia e talvolta crea problemi a corpo e psiche. Per molti la primavera è la stagione del sonno, "aprile dolce dormire" recita il proverbio, ma per altri è proprio il contrario. A dire il vero, i disagi legati al cattivo riposo notturno, purtroppo, non conoscono stagione. Ma non sarà un caso che la giornata mondiale del sonno si celebra il 18 marzo, a ridosso dell'arrivo della primavera. Per l'occasione Aims - Associazione Italiana di Medicina del Sonno - promuove una maratona online con approfondimenti sul tema. Intanto, ecco dieci consigli semplici e utili - forniti dagli specialisti di Humanitas Mater Domini - per un sonno ristoratore e regolare che i tanti impulsi tecnologici cui siamo sottoposti minacciano, insieme a stress ed ansia, dovute anche alla pandemia e alla situazione internazionale.
- Coricarsi e svegliarsi ad orari stabili e regolari
- Non superare 45 minuti di riposo pomeridiano
- Durante le 4 ore precedenti il momento di dormire evitare il fumo e l’eccessiva assunzione di alcolici
- Durante le 6 ore precedenti l’orario del riposo evitare l’assunzione eccessiva di caffè, the, bevande gassate e cioccolato per la presenza di caffeina
- Quattro ore prima di dormire non mangiare alimenti grassi, eccessivamente piccanti o dolci
- Praticare regolare attività fisica durante il giorno e non durante le ore notturne
- Utilizzare un letto comodo. Addormentarsi sul divano per poi alzarsi e coricarsi a letto, interrompe inevitabilmente il sonno
- Mantenere la stanza da letto ventilata impostando un’adeguata temperatura, non troppo calda
- Evitare il più possibili fonti di luci e rumori
- Non usare il letto come un ufficio o sala giochi. Riservarlo esclusivamente per dormire.
“Il nostro cervello acquisisce informazioni che possono diventare ricordi a lungo termine in base alla qualità del sonno: mentre dormiamo, infatti, rielabora le informazioni acquisite durante il giorno e le riorganizza, integrandole con quelle presistenti. Uno dei più comuni disturbi del sonno è la sindrome delle apnee notturne, causa di micro-risvegli involontari dovuti all’ostruzione delle alte vie aeree. Il sonno diventa così irregolare e non ristoratore, pregiudicando anche la capacità di apprendimento e memorizzazione”, spiega il dottor Alessandro Bianchi, specialista in otorinolaringoiatria del Centro di roncopatia e apnee del sonno di Humanitas Mater Domini.