
La sonnolenza diurna colpisce circa 2,8 milioni di italiani
Milano – Se è vero che la scaletta di Sanremo – non rispettata ormai per tradizione – costringe spesso a fare le “ore piccole” e quindi a presentarsi stanchi a lavoro durante il giorno, la sonnolenza diurna è in realtà una patologia da non prendere alla leggera. Innanzitutto perché colpisce circa 2,8 milioni di italiani e poi perché, se persistente, può nascondere una patologia più grave, come la sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno.
Dell’argomento si è parlato proprio a Sanremo durante l’ultima puntata di “Sleepy Talks – dialoghi sulla sonnolenza diurna” con uno dei maggiori esperti italiani di problemi respiratori del sonno, Luigi Ferini Strambi, professore ordinario di Neurologia e direttore del Centro del sonno dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano. La campagna di divulgazione si rivolge soprattutto alle persone che più spesso possono avere eccessiva sonnolenza diurna, talvolta ignorandone gravità e cause: quelle di età compresa tra 30 e 70 anni.
Rischi collegati alla sonnolenza
L’eccessiva sonnolenza diurna rappresenta una condizione diffusa che si manifesta con una persistente tendenza ad addormentarsi durante il giorno, anche in momenti inappropriati come alla guida o sul posto di lavoro. Questo disturbo può aumentare significativamente il rischio di incidenti stradali, domestici e lavorativi, mettendo a repentaglio la sicurezza personale e collettiva.
Tra le principali cause di questa condizione vi è la sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno, una patologia respiratoria cronica caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione nel corso della notte. Queste pause respiratorie compromettono la qualità del sonno e, di conseguenza, influiscono negativamente sulla vigilanza e sul benessere generale durante il giorno. Secondo le stime, in Italia ne soffrono circa sette milioni di adulti, con quasi due milioni di casi gravi che necessiterebbero di un trattamento specifico. Tuttavia, solo una minoranza dei pazienti, circa 300 mila, segue attualmente una terapia adeguata.
Prevenzione e trattamento
“L’eccessiva sonnolenza diurna è uno dei sintomi più impattanti dell’apnea ostruttiva del sonno”, spiega Ferini Strambi, sottolineando come le interruzioni del sonno spesso non vengano riconosciute direttamente dal paziente, ma dai partner. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa condizione, è stato lanciato il progetto Sleepy Talks, che mira a fornire strumenti utili per il riconoscimento tempestivo della patologia, migliorando così la qualità della vita di chi ne soffre.
Quando si manifestano episodi frequenti di sonnolenza diurna associati ad altri sintomi di questa patologia, il primo passo è rivolgersi al medico di base. Quest’ultimo, conoscendo il quadro clinico del paziente, potrà valutare la necessità di ulteriori approfondimenti specialistici con neurologo, pneumologo, odontoiatra o otorinolaringoiatra. È essenziale affidarsi a professionisti esperti nel trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno, in grado di analizzare le cause specifiche del problema e le sue possibili conseguenze.