Rimpasto di Giunta: Lady Moratti tra i volti nuovi in Regione

Confermato l’ingresso nell’esecutivo presieduto da Fontana, con lei i leghisti Guidesi e Locatelli. Torna l’olimpionico Rossi, si tratta sull’ex assessore Gallera

Attilio Fontana e Matteo Salvini

Attilio Fontana e Matteo Salvini

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Milano, 7 gennaio 2021 - Gli ultimi nodi da sciogliere sono tutti interni a Forza Italia. E saranno sciolti entro stamattina. Per il resto il rimpasto di Giunta in Regione Lombardia è fatto.

"Ancora poche ore. La partita è chiusa al 99% e con una squadra d’eccelleza" ha assicurato il leader della Lega, Matteo Salvini nel corso di un punto stampa a Palazzo Lombardia.  I nodi da sciogliere, allora. Forza Italia è chiamata a scegliere chi confermare come assessore tra Alessandro Mattinzoli e Giulio Gallera. Salvo sorprese dell’ultima ora, la scelta ricadrà sul primo, uomo vicinissimo a Mariastella Gelmini, capogruppo dei forzisti alla Camera. Mattinzoli non manterrà la delega allo Sviluppo Economico, destinata al leghista Guido Guidesi, fortemente voluto da Salvini, ma avrà quella al Commercio. A Gallera è stato offerto un posto da sottosegretario con una certa disponibilità a trattare sulla delega: sul tavolo quella alla rigenerezione dell’area Expo, lasciata vacante da Fabio Altitonante, altro forzista, ma anche quella ai grandi eventi sportivi, oggi detenuta dall’ex campione di canoa, Antonio Rossi, che però sembra destinato ad essere promosso

La verità, però, è che Gallera al momento non ha alcuna intenzione di accettare il posto da sottosegretario anche se fino alla prima serata di ieri non sembravano esserci alternative. Forza Italia non può andare oltre i 4 assessorati detenuti attualmente e destinati, tra nuovi ingressi e conferme, a Letizia Moratti, Fabrizio Sala, Melania Rizzoli e, appunto, Alessandro Mattinzoli. Il nodo da Gallera dovrà quindi essere sciolto entro stamattina. La seconda questione tutta interna a Forza Italia riguarda invece l’assegnazione della vicepresidenza. Una carica che più plausibilmente andrà alla Moratti, in aggiunta alla delega al Welfare, mentre Sala, attuale vice, sarà ricompensato con un’aggiunta di deleghe: quelle relative all’istruzione o alla digitalizzazione, si vocifera. Non è pacifico che sia stata la Moratti a chiedere di avere anche la vicepresidenza, c’è infatti chi assicura che le è stata proposta insieme all’assessorato al Welfare. Certo sembra, però, che nessuno, ora, vuole dare la vicepresidenza ad altri.

«Assolutamente sì»: così risponde Salvini a chi chiede se vedrebbe bene Moratti come vice del governatore Attilio Fontana. «Da milanese e da lombardo – aveva detto poco prima – mi fa piacere avere la Moratti in squadra».  Va registrato, però, un piano B che, sebbene complesso, ieri ha fatto capolino: Sala, anziché ricevere deleghe in più, potrebbe restare vicepresidente mentre alla Moratti potrebbero essere riconosciuti poteri di alta rappresentanza della Regione di fatto equivalenti a quelli del vicepresidente. Opzione tortuosa. E meno probabile dell’altra. Ma ad un certo punto, ieri, se n’è ragionato. Se ad affermarsi saranno le scelte appena riportate, la nuova Giunta lombarda avrà – riepilogando – l’ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, come assessore al Welfare (Sanità), al posto di Gallera nonché vicepresidente della Regione; Guido Guidesi, leghista e codognese, come nuovo assessore allo Sviluppo economico e al rilancio della Lombardia attraverso deleghe che afferiranno anche al Recovery Fund; e un’altra leghista, Alessandra Locatelli, comasca, come nuovo assessore a Politiche sociali, Famiglia e Disabilità al posto della collega di partito Silvia Piani. A Guidesi e Locatelli, entrambi deputati e, nell’ordine, già sottosegretario e ministra nel primo Governo Conte, è andato ieri il ringraziamento di Salvini: «Orgoglioso dei leghisti che lasciano il Parlamento per occuparsi della loro regione».

Altra new entry è quella di Antonio Rossi che, salvo sorprese, prenderà il posto di Martina Cambiaghi come assessore allo Sport. Il giro di deleghe messo in atto – di fatto – per non escludere Mattinzoli, comporterà l’esclusione dalla squadra degli assessori di Stefano Bruno Galli, che diventerà sottosegretario all’Autonomia e alle Riforme, lasciando la delega alla Cultura alla Rizzoli, che a sua volta lascerà parte delle sue deleghe a Guidesi, parte a Sala e parte ancora a Mattinzoli. Lara Magoni (FdI) rimarrà nell’esecutivo ma attenzione alla delega al Turismo che potrebbe essere assorbita, di nuovo, o da Mattinzoli o da Guidesi. «Ci sarà anche una riorganizzazione in termini di competenze, di deleghe – ha confermato ieri Salvini –. Se fosse un rimpastino alla Conte-Renzi, dove dobbiamo trovare due poltrone a qualcuno che altrimenti si lamenta, sarebbe frustrante. Qui invece si fa un salto in avanti. Tutti verranno valorizzati». A chi gli chiede se sarà valorizzato anche Gallera, Salvini risponde: «Tutti».