Roma, 20 luglio 2022 - Sono stati diciotto gli applausi rivolti dall'aula di Palazzo Madama al premier Draghi durante le sue comunicazioni, tutti dalla maggioranza escluso il Movimento 5 Stelle, i cui senatori sono rimasti impassibili come quelli di Fratelli d'Italia. Tiepidi anche i senatori leghisti, mentre una sorta di ovazione è arrivata dai rappresentanti di Partito Democratico e Italia Viva.
Tra i banchi del governo, il più energico a manifestare il proprio sostegno al presidente del Consiglio è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, mentre i ministri pentastellati hanno assunto un atteggiamento composto.
Significativi gli apprezzamenti sulla necessità di introdurre un salario minimo, sul sostegno incondizionato alla causa Ucraina, sulla salvaguardia dei valori europei e sul bisogno di insistere e migliorare il Reddito di cittadinanza. L'applauso più lungo quello rivolto al ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel trentesimo anniversario della loro scomparsa, con l'aula del Senato che si è alzata in piedi per tributare omaggio ai magistrati.