"Covid vaccini, l'Europa è un fallimento". Giorgetti mostra i muscoli

Il ministro leghista: "Battaglia geopolitica, dobbiamo difendere gli interessi del Paese".

Giancarlo Giorgetti

Giancarlo Giorgetti

Milano - Sui vaccini "si gioca il concetto di sovranità" e la politica vaccinale dell'Europa "è stata un altro fallimento". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ieri alla scuola politica della Lega. "Qualcuno ha parlato di guerra geopolitica su vaccini, ed è quello che è avvenuto. Ce ne siamo accorti anche sui vaccini, siamo usciti dalla produzione da tanti anni, significa investire tanti soldi con un ritorno. Abbiamo capito che su alcune cose Italia ed Europa devono darsi una sveglia", ha sottolineato. E ancora: "Noi siamo amici degli Usa ma è evidente a tutti che gli americani sono arrivati per primi. Nel contempo i russi con Sputnik hanno aperto un'azione mediatica e pubblicitaria. Ancora una volta l'Europa oggettivamente non è andata bene, è un altro fallimento la politica vaccinale, possiamo dirlo tranquillamente. L'Europa faticosamente arranca, ma anche su questo terreno si gioca il concetto di sovranità, si gioca sulla salute e da qui lo sforzo: ho lanciato l'idea di un polo di farmacia biologica e vaccinale, anche con soldi pubblici, invitando anche i privati in modo da recuperare", ha sottolineato.   Giorgetti ha poi detto che l'Ilva del futuro produrrà acciaio verde e il progetto è tra quelli che saranno inseriti nel Recovery Plan. "Il progetto su cui stiamo lavorando tiene conto di questo aspetto di sostenibilità. Noi immaginiamo un'Ilva del futuro in grado di produrre acciaio green con un grande investimento sulla sostenibilità ambientale e sulle fonti energetiche diverse dal carbone", ha spiegato. "E' un progetto coerente che - aggiunge - farà parte del Recovery plan e darà risposte sia in termini industriali che in termini ambientali perla popolazione di Taranto danneggiata in questi anni". 

Golden Power

Sull'esercizio del Golden Power da parte del Governo non è finito, ma ci saranno anche altre occasioni per difendere gli interessi del Paese. "Sulle aziende interessenti c'è sempre la famelica attenzione cinese, che arrivano con un sacco di soldi. Possono permettersi di fare shopping con la mano pubblica. Adesso abbiamo deciso di tenere gli occhi aperti. Non è opportuno che ci sia un liberi tutti", ha sottolineato, parlando ad esempio dei semi-conduttori. "In futuro ci saranno altre misure di questo tipo quando saranno necessarie per difendere l'interesse nazionale ma anche Occidentale". Alla fine dell'emergenza Covid, "penso che tornerà l'età della politica: tocca alla politica però essere all'altezza di questo momento della storia. Ci saranno nuovi paradigmi economici, sociali e la risposta deve essere semplicemente politica, speriamo facciano tutti, noi come Lega e così gli altri, uno sforzo necessario quando la parola tornerà finalmente al popolo", ha detto.