MANUELA MARZIANI
Politica

L’addio a Fratelli d’Italia di Elisabetta Fedegari dopo le molestie sessuali: “Da un partito che difende certi valori mi sarei aspettata altro”

Pavia, l’avvocata ha denunciato di avere subito molestie da un iscritti vicino alla dirigenza di FdI. “Distacco e disinteresse, purtroppo la reazione è stata questa”

Elisabetta Fedegari, 44 anni, si definisce “basita e sgomenta”

Elisabetta Fedegari, 44 anni, si definisce “basita e sgomenta”

Pavia – “Un percorso doloroso della mia vita che mi ha segnato profondamente e molto rammaricato”. Elisabetta Fedegari, 44 anni, fatica ad entrare nei dettagli di un momento difficile della sua vita che l’ha portata a denunciare d’aver subito molestie sessuali e un comportamento inappropriato da parte di un iscritto vicino alla dirigenza di Fratelli d’Italia. Anche per queste ragioni, l’avvocata dopo un’ “attenta riflessione”, ieri ha maturato la decisione di lasciare il partito. “Fin da subito ho messo Fratelli d’Italia a conoscenza di quanto mi stava accadendo – racconta la donna - e purtroppo la reazione è stata di distacco e disinteresse. Non me lo sarei mai aspettato da un partito che tutela e difende questi valori. Le molestie nei confronti delle donne purtroppo sono un tema di grandissima attualità oggi. Un partito rappresenta quasi un contesto familiare, se un’iscritta denuncia un problema, non pensavo che venisse sottovalutato e tenuto in pochissima considerazione da chi vuole propagandarsi come paladino di certi valori”. Fedegari parla di una “totale assenza di supporto e di azioni concrete nella circostanza che hanno rappresentato una profonda ferita e una chiara indicazione della scarsa considerazione per il benessere e la dignità dei propri membri”.

Un atteggiamento che ha lasciato Elisabetta Fedegari “basita e sgomenta”. E non è l’unico motivo dell’addio. “Ho constatato con amarezza la totale mancanza di solidarietà e di garantismo nei miei confronti in relazione all’incidente giudiziario che mi vede attualmente implicata - rileva Fedegari che è accusata di peculato nell’ambito dell’inchiesta Clean I -. L’assenza di qualsivoglia supporto o vicinanza umana e politica da parte dei rappresentanti territoriali, e non solo, in un momento di personale difficoltà, ha acuito il mio senso di isolamento e la mia sfiducia nei valori che il partito dichiara di sostenere”. E c’è pure una ragione politica per l’addio. “Il partito non mi ha mai valorizzato e non ha mai premiato il lavoro che ho fatto sul territorio, dove fin dal mio ingresso, ho portato un contributo di voti e di consenso - aggiunge -. Nonostante il mio apporto (alle ultime Regionali, Elisabetta Fedegari ha ottenuto 4.234 preferenze risultando dietro a Claudio Mangiarotti che è stato eletto in Consiglio), sono stata emarginata. A questo punto ritengo d’aver preso la decisione giusta”.