Agricoltori al Brennero per fermare alla frontiera il finto cibo italiano. La protesta della Coldiretti

Parte anche da Pavia una delegazione di agricoltori: “Lombardia invasa dai prodotti stranieri”

Nuova mobilitazione degli agricoltori lombardi: domani saranno al Brennero

Nuova mobilitazione degli agricoltori lombardi: domani saranno al Brennero

Pavia – Lasceranno le loro aziende agricole e si trasferiranno al Brennero gli agricoltori. Domani e martedì presiederanno il valico per smascherare "il falso made in Italy a tavola e fermarlo alle frontiere". Dopo le manifestazioni a Bruxelles sulla politica europea, si apre il fronte delle importazioni che di prodotto e tradizione italiana non hanno nulla. Alla due giorni organizzata da Coldiretti "per fermare l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano", mentre l’Ue "mette a rischio l’etichetta", parteciperà anche una delegazione pavese guidata dal presidente di Coldiretti Pavia Silvia Garavaglia.

Nell’area di parcheggio Brennero al km 1 dell’autostrada in direzione sud, gli agricoltori, guidati dal presidente Ettore Prandini, com’era già accaduto nel 2013 verificheranno il contenuto di tir, camion frigo, autobotti con la collaborazione delle forze dell’ordine. "In dieci anni le importazioni di cibo straniero sono aumentate del 60% raggiungendo la cifra record di 65 miliardi di euro, di cui il 16% proveniente dalla Lombardia" sostiene l’analisi Coldiretti su dati Istat. Un valore che non sarebbe mai stato registrato prima.

Prodotti spesso provenienti da Paesi che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale e di rispetto dei diritti dei lavoratori. Un fiume che negli ultimi due anni ha riportato in negativo la bilancia commerciale agroalimentare dopo l’exploit fatto segnare nel 2020 e nel 2021, quando le esportazioni avevano superato per la prima volta le importazioni.

"Dobbiamo fermare i cibi contraffatti che passano dalle frontiere e dai porti europei. La nostra mobilitazione – sostiene il presidente di Coldiretti Ettore Prandini –, in continuità con il lavoro fatto a Bruxelles in questi mesi, prosegue a difesa del reddito degli agricoltori messo in pericolo dalla concorrenza sleale e a salvaguardia della salute dei cittadini". Per l’occasione sarà presentata l’analisi della Coldiretti sul “No Fake in Italy”, con i dati sul fenomeno. E, in vista della prima giornata nazionale del Made in Italy in programma il prossimo 15 aprile, Coldiretti ha sottoscritto un accordo con Carrefour Italia, Filiera Italia e Filiera Agricola Italiana. "Rafforza un percorso di collaborazione già avviato che mira a difendere e valorizzare il vero made in Italy agroalimentare – spiega Prandini –, garantendo il giusto riconoscimento al lavoro degli agricoltori e dando certezza ai consumatori su quello che stanno acquistando". L’obiettivo è di arrivare a individuare 100 prodotti a marchio Carrefour con il sigillo di qualità “Firmato dagli agricoltori italiani“, dal vino al pescato fino all’ortofrutta, per proporli in Italia e all’estero.