La loro relazione si era conclusa da tempo ma evidentemente lui non era stato in grado di rassegnarsi. Così, nel pomeriggio di mercoledì, ha raggiunto Gambolò e ha pedinato la sua ex compagna, una romena di 33 anni e della quale evidentemente conosceva le abitudini, sino alla sua abitazione di via Roma. Forse ha tentato di avvicinarla per parlarle e lei l’ha respinto, o aveva in mente altro. Khan Salaman, 22 anni, pizzaiolo pakistano e residente a Torino, si è arrampicato sul balcone della casa dell’ex, poi ha mandato in frantumi i vetri della finestra ed è entrato. La donna ha tentato di respingerlo e lui, per tutta risposta, l’ha percossa. Una dinamica che purtroppo è sempre più frequente e spesso l’epilogo di queste aggressioni ha un esito estremo. In questo caso la situazione non è degenerata per il tempestivo intervento dei carabinieri di Gambolò che sono stati allertati dai vicini della giovane che si sono resi conto di quello che stava accadendo.
Quando sono arrivati i militari del maggiore Paolo Banzatti che comanda la Compagnia dei carabinieri di Vigevano, hanno trovato il pakistano all’interno dell’appartamento e lo hanno bloccato. La donna, che presentava delle contusioni, evidente conseguenza dell’aggressione, ha però rifiutato di essere accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano per ricevere le cure del caso. I carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto di Khan Salaman con le accuse di atti persecutori, violazione di domicilio e danneggiamento. Subito dopo è stato accompagnato alla Casa circondariale di Pavia dove è rimasto recluso in attesa della convalida dell’arresto avvenuta ieri. Il giudice del Tribunale di Pavia ha disposto a carico del pakistano la misura della custodia in carcere. Dagli accertamenti effettuati dagli investigatori è emerso che il ventiduenne era stato querelato dalla donna nel dicembre dello scorso anno e che il mese scorso era stato raggiunto da un ammonimento del questore di Pavia che il giovane ha però completamente ignorato.
Umberto Zanichelli