Lungavilla: trans scomparsa, altra battuta a vuoto

Il giallo della escort brasiliana di 38 anni sparita il 21 dicembre da Pavia . Resta indagato il compagno

Le ricerche di Lara Argento trans brasiliana 38enne

Le ricerche di Lara Argento trans brasiliana 38enne

Lungavilla (Pavia), 25 febbraio 2020 - Nessuna traccia di Lara. La battuta di ricerca al parco palustre di Lungavilla, iniziata ieri alle 7.30 e terminata poco prima delle 17, si è conclusa con quello che nel gergo militare e delle forze dell’ordine viene definito “esito negativo”. Resta così ancora fitto, e senza una concreta ipotesi di soluzione, il giallo della scomparsa di Lara Argento, all’anagrafe Leandro Bercelos Dos Santos, 38enne trans di nazionalità brasiliana uscita la sera del 21 dicembre dalla sua casa in via Piave a Pavia.

Da Roma si attendono ancora gli esiti della comparazione dei Dna col corpo trovato sulle rive del Tevere sabato 15 febbraio, ma una corrispondenza pare poco probabile. Se lo scorso 12 febbraio, nelle ricerche effettuate sulle rive del Ticino, tra il Lido e il Canarazzo, erano stati repertati 2 giubbotti di colore scuro (per i quali si attendono ancora dal Ris gli esiti delle analisi che potranno confermare o smentire un collegamento col caso), ieri a Lungavilla non è stato invece repertato né posto sotto sequestro nulla di quanto rinvenuto, analizzato ma subito scartato per palese non attinenza al caso.

La battuta di ricerca di ieri, coordinata da Procura e Prefettura, ha visto ancora impegnati carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile e croce rossa, con 4 squadre appiedate per la perlustrazione palmo a palmo di circa 150 ettari del parco palustre, con l’ausilio di unità cinofile e di un drone dei vigili del fuoco. Impiegato anche un elicottero dei carabinieri, che ha perlustrato circa 12 chilometri di sponde del Po. La zona di queste ricerche è stata individuata in base ai ripetitori ai quali si era agganciato il cellulare della trans quando aveva ricevuto le ultime due telefonate dal compagno, il 38enne Roberto Caruso, che resta indagato dalla Procura per l’ipotesi di reato di sequestro di persona.

Probabilmente dopo essersi fermata nel parcheggio del Lido al Canarazzo, in base alla ricostruzione dei movimenti di quella serata del 21 dicembre, la escort si sarebbe spostata, in auto insieme a un cliente, fino ad attraversare il ponte sul Po di Bressana-Mezzana. L’area del parco palustre è stata scelta per le ricerche perché risulterebbe l’unica nella zona abbastanza isolata, anche se non risulta, contrariamente al Canarazzo, frequentata nelle ore notturne da persone che si appartano in auto per consumare rapporti sessuali a pagamento. Una seconda battuta di ricerca organizzata comunque per non lasciare nulla di intentato, nella quale però non sono state trovate né tracce né conferme alle ipotesi sugli spostamenti della trans, con la scomparsa che resta così avvolta nel mistero. E più passa il tempo, meno speranze ci sono di trovare tracce concrete.