MANUELA MARZIANI
Cronaca

Traffico di ossicodone, nascosto nelle bambole e spedito negli Usa: chiesto il giudizio immediato per gli arrestati

Pavia, otto le persone ritenute responsabili di aver creato un’articolata rete di spaccio internazionale

Controlli dei Nas nelle farmacie

Controlli dei Nas nelle farmacie

Esportazione verso gli Stati Uniti d’America: con questa accusa la procura ha chiesto il giudizio immediato per gli arrestati nell’ambito dell’indagine sul traffico di ossicodone, sostanza stupefacente appartenente alla famiglia degli oppioidi, farmaci usati per la gestione del dolore. Una piaga negli Usa, nel giro di un anno, infatti, gli americani morti per overdose sono stati oltre 100mila. Stando all’attività investigativa iniziata a maggio 2022 e condotta congiuntamente dal Nucleo investigativo carabinieri di Pavia e dal Nas Cremona, sotto la direzione della procura di Pavia e del sostituto procuratore Roberto Valli, le pastiglie nascoste in bambole o suppellettili venivano spedite attraverso i corrieri.

Otto le persone ritenute responsabili di aver creato un’articolata rete di spaccio internazionale che, da quanto emerso trafugavano ricettari e timbri medici da diversi ospedali (Bergamo, Lodi, Milano, Voghera, nonché dal San Matteo di Pavia), per poi falsificare le prescrizioni mediche presentandosi in oltre 55 farmacie lombarde e richiedere il farmaco OxyContin, contenente appunto il principio attivo dell’ossicodone.

I carabinieri hanno analizzato circa 10mila prescrizioni mediche accertando che oltre 500 erano state falsificate dai malviventi. Una volta accumulata una considerevole quantità di questo medicinale, all’incirca mille pastiglie, i malviventi provvedevano a inviare un pacco. Ogni pastiglia da 80 milligrammi veniva venduta a 80/100 dollari, per compensi per migliaia di dollari.