UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Suore Maddalene destinate al trasloco, scatta la raccolta firme per evitarlo

Vigevano, il 19 aprile l’incontro tra il vescovo Gervasoni e la Madre Generale di Piacenza per scongiurare la chiusura ed il conseguente trasferimento

Le suore Maddalene durante una funzione

Le suore Maddalene durante una funzione

È fissato per  il prossimo 19 aprile l’incontro tra il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni e la Madre Generale di Piacenza, suor Francesca Barbieri, per discutere della proposta che la diocesi di Vigevano avanzerà per scongiurare la chiusura ed il conseguente trasferimento delle suore Maddalene, attive a Vigevano da 145 anni e considerate una vera istituzione cittadina. Un passo importante che dovrà essere convincente, perché la Madre Generale ha definito la decisione di lasciare la città ducale "una scelta inevitabile".

Tuttavia l’apertura ad un confronto è un passaggio importante per provare a trovare una soluzione che soddisfi tutti. Intanto nei prossimi giorni sarà avviata la raccolta di firme in calce alla petizione, promossa da un gruppo di vigevanesi, ed indirizzata proprio alla Madre Generale e al Padre Commissario Gianfranco Lunardon, con la quale si chiede di fare marcia indietro rispetto a quella che sarebbe la cancellazione di una storia "così significativa per credenti e non credenti, italiani e stranieri, poveri e ricchi, che non possiamo permettere sia determinata da un atto burocratico immotivato ed assurdo".

Come aveva promesso, il primo a firmare la petizione è stato il sindaco Andrea Ceffa che, nei prossimi giorni, sarà seguito dagli amministratori cittadini. Ma la vera forza del documento sarà rappresentata dall’adesione dei vigevanesi. Per il momento sono stati individuati due punti per la raccolta firme, al bar San Bernardo di corso Cavour e all’immobiliare di corso Genova 35, ma non è escluso che nei prossimi giorni il ventaglio possa allargarsi. "Chiudere la casa – si legge nella petizione – significherebbe far morire in un ospizio donne che hanno dato tutto per i poveri e distruggere una comunità di donne dedite ai poveri".