MANUELA MARZIANI
Cronaca

Sprigionato, brindisi al futuro col vino vendemmiato da studenti e detenuti

Il progetto dell’organizzazione di volontariato Terre di mezzo: mille bottiglie per finanziare borse di lavoro a chi uscirà di prigione

Una delle passate vendemmie con al centro del gruppo il parroco don Pietro Sacchi

Una delle passate vendemmie con al centro del gruppo il parroco don Pietro Sacchi

Certosa di Pavia (Pavia) – Due volti che si incontrano, quello dei ragazzi che studiano e quello della marginalità sociale, e producono frutti. Il logo del progetto dell’organizzazione di volontariato Terre di mezzo racconta tutto.

E proprio da questo progetto è nato Sprigionato, il vino realizzato con le uve vendemmiate da 16 detenuti del carcere di Voghera con una cinquantina di studenti dello Scientifico Galilei e degli istituti tecnici Baratta e Maserati. Ieri sera la degustazione all’Oasi di Cascine Calderari dove don Pietro Sacchi, parroco di San Pietro a Voghera, ha illustrato il progetto: "È la quinta vendemmia che facciamo e la seconda con Monsupello, azienda che ci ha messo a disposizione un filare, riservandoci mille bottiglie di nostra produzione che vendiamo per offrire borse lavoro ai detenuti". Dopo l’esperienza in vigna infatti ai detenuti viene offerta un’opportunità di lavoro.

"I benefici sono enormi – prosegue il parroco – Gli studenti conoscono una realtà chiusa come il carcere e i detenuti si sentono apprezzati. Tutto questo riduce la possibilità che tornino a sbagliare e contribuisce a far emergere la parte migliore di loro, oltre a far nascere forti rapporti di amicizia". “Chi è stato in carcere spesso fatica a ricostruirsi una vita – conclude don Pietro – tanto che per gli ex detenuti l’unica prospettiva talvolta è tornare in carcere. Vogliamo evitarlo e ci riusciamo. Un ragazzo lavora nel bar della mia scuola con una borsa lavoro offerta da noi ed è bravissimo, altri altrove".

Il progetto partito da Voghera, con un carcere che ha 400 detenuti, può essere applicato ad altre realtà. "Con le risorse si può fare tutto", conclude il parroco.