
L’elicottero AW 109 Sp Grand New della Leonardo Agusta Westland gioiello dell’aeronautica italiana precipitato mercoledì sera a Castelguelfo di Noceto
Aveva letteralmente preso il volo poco più di 10 anni fa, mantenendo però le sue radici sempre nel Pavese. Leonardo Italiani, 30enne nato a Pavia e residente a Sommo, anche se abitava alla frazione Sanvarese di Torre d’Isola, era il secondo pilota sull’elicottero Agusta Westland AW109 precipitato mercoledì sera a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma, morto nel tragico incidente costato la vita all’imprenditore 42enne Lorenzo Rovagnati e al primo pilota Fabio Massa, 59enne originario di La Spezia ma residente a Desio e volontario della Protezione civile di Limbiate.
"Da anni qui a Sommo lo si vedeva ormai poco" conferma il sindaco Giovanna Paola Ferrari, che si stringe al dolore dei genitori che invece abitano ancora a Sommo, dove si erano trasferiti, dalla precedente residenza nel capoluiogo pavese, già da una ventina d’anni e dove peraltro Leonardo Italiani risulta residente. Non aveva infatti mai spostato la sua residenza dalla casa dei genitori, ma ultimamente abitava insieme alla compagna a Sanvarese, frazione di Torre d’Isola, seconda comunità del Pavese in lutto per la tragedia. Con il lavoro che faceva, però, anche a casa c’era solo nei giorni liberi.
Dopo una precedente esperienza con la stessa società per quasi un anno e mezzo, dal luglio 2022 al novembre 2023, dal maggio dello scorso anno lavorava in coppia con Fabio Massa per la Hoverfly Divisione Sam, società con sede a Pescara ma operativa in tutt’Italia. Aveva saputo trasformare in lavoro la sua passione per il volo che lo aveva portato a lasciare il Pavese dopo essersi diplomato al Liceo Volta di Pavia nel 2013. Per tre anni, fino al 2015, ha infatti frequentato la Aero Academy di Hillsboro, in Oregon (Usa), dove ha conseguito le licenze sia di pilota che di istruttore di volo per elicotteri. Era poi rimasto ancora negli Stati Uniti per altri due anni, fino al 2017, pilotando per aziende dell’area di New York.
Tornato in Italia sempre come pilota di elicotteri per una società con base in provincia di Asti, ha poi frequentato la Groundschool di Bristol, nel Regno Unito, ottenendo anche la licenza di pilota di aerei di linea e sempre nel 2019 gli è stata certificata da Enac la licenza di pilota commerciale. Una vita già ricca di soddisfazioni ma stroncata a soli 30 anni, proprio su un elicottero. Flavio Massa, oltre a prestare servizio da anni nella Protezione civile di Limbiate, era esperto anche in comunicazioni radio d’emergenza e aveva curato spesso delle dimostrazioni di questa attività nelle scuole limbiatesi. "Ci siamo visti l’ultima volta tre giorni fa per una riunione operativa di programmazione dell’attività – ricorda, ancora scosso Enrico Grigoletto, vice coordinatore del gruppo comunale Prociv di Limbiate –. Era molto preciso e puntuale. Del suo lavoro di pilota parlava poco ma ne era molto orgoglioso".