STEFANIO ZANETTE
Cronaca

Pieve Porto Morone, famiglia intossicata da monossido: donna di 53 anni la più grave

Trasferita in camera iperbarica, non in pericolo di vita. Meno gravi il marito 59enne e il figlio 23enne. Problema provocato dal malfunzionamento di una stufetta

Intossicazione da monossido

Intossicazione da monossido

Pieve Porto Morone (Pavia), 12 marzo 2025 - Tre persone intossicate dal monossido di carbonio. Un'intera famiglia, di origini marocchine, è stata soccorsa nella notte tra martedì e oggi, mercoledì 12 marzo, per un'intossicazione da monossido, pare provocata dal malfunzionamento di una stufetta.

Nell'abitazione in via Cavallotti a Pieve Porto Morone ha accusato i sintomi in modo più grave una donna di 53 anni, non in pericolo di vita, ma poi trasferita in una struttura sanitaria con camera iperbarica. Più lievi le conseguenze per il marito, 59enne, e per il figlio, 23enne, che si sono recati autonomamente al pronto soccorso, non in condizioni preoccupanti ma comunque con sintomi valutati riconducibili alla permanenza nel loro alloggio ormai saturo del pericolo gas che si crea con la combustione e che consuma l'ossigeno.

Per fortuna anche in questo caso, come in recenti precedenti sia a Pavia che in altri centri della provincia, le vittime si sono rese conto in tempo dei primi sintomi e si sono così salvate: in questi casi il pericolo è che se le vittime sono invece addormentate o si assopiscono, l'intossicazione da monossido può portare alla morte. Un'altra tragedia sfiorata, come in tanti altri casi nel periodo invernale per un malfunzionamento all'impianto di riscaldamento o l'utilizzo di stufette a combustione che in ambienti chiusi provocano gravi pericoli.