
L’Istituto tecnico Cardano di Pavia
Pavia, 24 maggio 2019 - Picchiato in classe, durante l’orario di lezione, ora ha perso – si spera temporaneamente – la vista da un occhio. La denuncia è stata presentata ieri ai carabinieri di Pavia dai genitori del quindicenne vittima dell’episodio di bullismo. Segnalazione che finirà così sul tavolo della procura minorile, per le responsabilità del ragazzo, anche lui minorenne, che gli ha materialmente sbattuto la testa sul banco, oltre che di altri compagni di classe, se emergerà una loro partecipazione al pestaggio. Ma se ne occuperà anche la procura ordinaria: la denuncia non esclude infatti eventuali responsabilità della scuola e dell’insegnante presente, che dovranno essere valutate dagli inquirenti.
L'episodio, in base a quanto denunciato ieri ai carabinieri di Pavia, è successo lunedì mattina, in una classe prima dell’Istituto tecnico Cardano di Pavia. I tre giorni trascorsi fra il fatto e la denuncia si spiegano anche con le conseguenze che inizialmente erano sembrate meno gravi. Il professore di Lettere aveva subito spedito in presidenza sia il picchiatore che il picchiato, che aveva perso un po’ di sangue ma presentava solo un arrossamento al volto. Non sembrava nulla di grave, tanto che la dirigente scolastica, Giancarla Gatti Comini, non aveva ritenuto di dover chiamare un’ambulanza per far soccorrere l’alunno. All’uscita da scuola, però, il padre del ragazzino, vedendo il volto arrossato del figlio, che lamentava anche mal di testa, lo ha invece portato al Pronto soccorso, dove lo hanno medicato e dimesso con tre giorni di prognosi. Una situazione tutt’altro che risolta. Il ragazzino continuava infatti a non vederci dall’occhio sinistro e la successiva visita specialistica ha riscontrato una lesione alla retina, per una prognosi prolungata a 20 giorni. Per i medici la vista dovrebbe comunque essere recuperata.
Nel frattempo è stata presentata ieri la querela di parte che ha denunciato l’accaduto, facendo scattare il duplice iter per accertare le responsabilità. Dalla scuola, è stata subito annunciata la convocazione di un consiglio di classe straordinario, sia per prendere provvedimenti disciplinari per l’episodio specifico che per accertare eventuali precedenti di bullismo nei confronti dello stesso quindicenne. Pare infatti che il ragazzino fosse bersagliato da mesi con continui insulti. Segnali che nessuno purtroppo è riuscito a intercettare prima che il bullismo sfociasse nell’aggressione fisica. Lo stesso istituto pavese era già balzato alla ribalta delle cronache nel dicembre dello scorso anno, quando dello spray al peperoncino era stato spruzzato negli spogliatoi della palestra con una maxi-emergenza sanitaria, per fortuna risolta senza conseguenze gravi. E, prima ancora, nel giugno dell’anno precedente, quando i tradizionali sfottò con i ‘vicini’ del liceo scientifico Copernico, nell’ultimo giorno di scuola, erano degenerati in guerriglia urbana fra botte e imbrattamenti.