Peste suina, barriera di 17 chilometri tra Lombardia e Piemonte per fermare i cinghiali

La recinzione servirà per evitare il contagio e per circoscrivere la zona degli abbattimenti

Pavia - Una lunga recinzione tra Piemonte e Lombardia. È la misura messa in campo per scongiurare lo sconfinamento dei cinghiali dalla provincia di Alessandria ed evitare la diffusione di peste suina, che sta dilagando in Piemonte, dove i casi registrati sono saliti a 118.  

Una tratto della recinzione anti-cinghiali tra Lombardia e Piemonte
Una tratto della recinzione anti-cinghiali tra Lombardia e Piemonte

Le barriere, costituite da una rete annodata a maglie differenziate in filo zincato dell'altezza di 130 centimetri, sono lunghe ben 17 chilometri si sommano ad altri tratti in via di completamento e hanno lo scopo sia di rallentare la velocità dell'epidemia che di limitare la superficie complessiva in cui il virus dovrà essere eradicato.

In Lombardia è allevato il 54% dei suini italiani e l'arrivo della peste suina anche in aree non ad alta vocazionalità suinicola sarebbe comunque un disastro economico. "Anche la barriera installata tra Liguria e Piemonte, a pochi chilometri dall'Oltrepò pavese - ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi - è una misura necessaria per evitare la movimentazione verso la Lombardia dei cinghiali selvatici, vero vettore della malattia".

La Regione Lombardia ha recentemente approvato un piano per ridurre la popolazione di cinghiali, che prevede innalza la quota di esemplari di cinghiali cacciabili ad almeno l'80% della popolazione stimata.