Pavia – È cominciato da alcuni giorni l’abbattimento degli alberi del boschetto di cascina Leona, in Borgo Ticino dove in base al piano di governo del territorio attualmente vigente e a una convenzione, si potranno costruire due palazzine. “Il cemento avanza - hanno commentato i ragazzi di Fridays for future -. Oltre a cascina Leona una simile futura sorte toccherà all’area verde di via Marangoni. Il nostro movimento da sempre appoggia la necessità, portata avanti strenuamente da comitati e associazioni contro il cemento e per un consumo di suolo zero. L’attuale amministrazione ha finalmente revocato il pgt contro il quale ci siamo battuti, un documento urbanistico che non pensava né al benessere della città né a quello dell’ambiente e del clima. Questa importante vittoria sembrava avere aperto la possibilità di una Pavia attenta al suolo e al verde e, proprio per questo, quanto sta accadendo a cascina Leona e via Marangoni è ancora più grave”.
La nuova amministrazione che si è insediata due mesi fa, ha spiegato che gli abbattimenti di alberi e le opere di edificazione sono dovute a progetti già approvati. “Ci sembra comunque grave sia la mancata comunicazione di quanto sta avvenendo che la poca decisione nell’opporsi a questo ennesimo esempio di devastazione ambientale - ha aggiunto Pietro Losio portavoce dei Fff pavesi -. Perdere un’area verde è un danno irreparabile impossibile da ripagare. I benefici ambientali di un suolo vergine, di un’area boschiva presente sul territorio e di un ecosistema vivo non possono essere rimpiazzati da nuovo verde progettato da zero. Riteniamo fondamentale che l’amministrazione fermi la devastazione ambientale e progetti insieme alla cittadinanza nuove aree verdi promuovendo la decementificazione”.