Fridays for future da tutta Italia: "Faremo una pressione costante per la mobilità sostenibile a Pavia"

Assemblea nazionale ieri e corteo oggi, un esercito di ragazzi impegnati non solo per il clima

Fridays for future da tutta Italia: "Faremo una pressione costante per la mobilità sostenibile a Pavia"

Fridays for future da tutta Italia: "Faremo una pressione costante per la mobilità sostenibile a Pavia"

Centoventi ragazzi che hanno a cuore il benessere del pianeta si sono dati appuntamento al Liceo Copernico per l’assemblea nazionale. Provenienti da 35 città italiane, si sono confrontati e hanno gettato le basi per le iniziative da attuare nel corso del 2024. Dopo due anni di presìdi, una manifestazione molto partecipata, forse la più partecipata di sempre, organizzata prima del Covid, e diversi tentativi di puntare l’attenzione sul clima, i ragazzi di Fridays for future hanno voluto incontrarsi per pianificare una strategia. Lo hanno fatto ieri in una giornata fitta di dibattiti e proseguiranno oggi prima di uscire in corteo per le vie della città chiedendo una mobilità sostenibile.

Il corteo da via Verdi arriverà a Strada Nuova e quindi a piazza della Vittoria, dove al megafono parleranno i rappresentanti di altre delegazioni. Gli esponenti del gruppo pavese parlano molto di trasporti e mobilità sostenibile.

"È una necessità – dice Pietro Losio, uno dei leader pavesi del movimento – Pavia ha bisogno di una mobilità sostenibile e lo chiederemo sempre più spesso al sindaco che uscirà dalle urne il 9 giugno e alla sua Amministrazione. Faremo una pressione costante". Chiedono anche una Zona 30 come ha fatto Bologna, ma quella decisione è osteggiata da Roma. "Riducendo la velocità, diminuiscono gli incidenti gravi e l’inquinamento".

Intanto però l’Amministrazione comunale di Pavia non ha posto limitazioni alla manifestazione: "Siamo anche tornati in piazza dove ogni venerdì informiamo i pavesi sui problemi del clima e i passanti si fermano a parlare con noi. Raramente siamo stati attaccati". Ultima Generazione da tempo mette in atto azioni molto forti ma i Fridays for future hanno scelto una linea più morbida con un’unica eccezione: il presidio alla raffineria di Sannazzaro.

"Presidio che ha avuto conseguenze per noi che chiedevamo di non puntare più sui combustibili fossili perché il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre. Ma da qualche tempo il dissenso viene visto negativamente. Noi non ci abitueremo alla repressione. Anche gli ultimi decreti non vogliono punire gli ecovandali, bensì tutti i movimenti. Quindi anche noi, che non siamo ecovandali eppure in passato ci hanno negato piazza della Vittoria per motivi di ordine pubblico. Ai politici chiediamo che pensino al clima adottando strategie che mitighino gli effetti negativi. Non vogliamo vedere che cosa sta accandendo senza che se ne parli. Ecco, vorremmo se ne parlasse di più".

Manuela Marziani