Caso Eitan, il nonno-rapitore torna subito libero. Ma non potrà avvicinarsi al nipote

Shmuel Peleg, arrestato al suo arrivo a Malpensa, è stato ascolato per 5 ore dal gip di Pavia. Ora farà rientro in Israele

Shmuel Peleg esce dal tribunale di Pavia insieme ai suoi legali

Shmuel Peleg esce dal tribunale di Pavia insieme ai suoi legali

Pavia, 7 settembre 2022 - Si è presentato spontaneamente davanti al gip del tribunale di Pavia, Shmuel Peleg, il nonno materno di Eitan Biran, l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. L'uomo, su cui pendeva da mesi l'ordinanza di custodia in carcere emessa dai magistrati di Pavia e un mandato d'arresto internazionale, come riferito dall'avvocato Paolo Sevesi che lo assiste con la collega Sara Carsaniga, "è atterrato questa mattina a Malpensa".

Ad attenderlo c'erano i legali e gli agenti della Squadra mobile per eseguire l'arresto. Una procedura, in pratica, 'concordata'. Dall'aeroporto è stato trasferito a palazzo di giustizia, davanti al gip senza manette e per cinque ore ha fornito spiegazioni su tutto, compresi gli aspetti affettivi e sentimentali di questa vicenda. "Ha risposto a tutte le domande - ha detto l'avvocato Sevesi -, non ha omesso alcun particolare anche su quella mattina". Eitan, l'11 settembre scorso doveva incontrare il nonno per una visita programmata, è stato prelevato da Peleg da casa della zia paterna e portato in Israele.

"Pensavo di avere diritto a vedere mio nipote - si è difeso il nonno -. Non volevo fare del male al bambino, era felice di partire e non l'ho mai nascosto". La difesa ha chiesto la revoca o la sostituzione della misura cautelare e il giudice ha sostituito il carcere col divieto di dimora a Pavia, Milano, Varese e di avvicinamento ad Eitan senza autorizzazione. In serata, ha chiarito il legale, il 60enne tornerà in Israele. In pratica, per Peleg è stata applicata la stessa procedura seguita per il presunto complice, Gabriel Abutbul Alon.

Intanto, dopo la chiusura dell'inchiesta a luglio a carico dei due, si va verso la richiesta di processo che si dovrebbe celebrare a Pavia. "Sarebbe difficile dare a Peleg i domiciliari, visto che risiede in Isreale - ha aggiunto l'avvocato - ma se il giudice dovesse decidere, ci adegueremo. Al momento siamo soddisfatti delle decisioni che son state prese".