
PAURA L’assessore Davide Lazzari, 39 anni e corso Carlo Alberto chiuso alle auto (Torres)
Pavia, 27 febbraio 2016 - Un assessore sotto scorta. Capita anche questo nella tranquilla Pavia. A far scattare la ‘protezione’ è stata una lettera di minacce che il responsabile politico della Mobilità, Davide Lazzari ha ricevuto. «Hai una bella famiglia – avrebbero scritto all’assessore utilizzando un normografo – tienila così». Parole che hanno allarmato l’assessore, il quale ha portato la lettera ai carabinieri che stanno indagando. Su come sta vivendo queste ore, Lazzari non risponde. Affida i suoi pensieri a Facebook: «Avrei preferito non scrivere nulla. Ma mi sembra irrispettoso non dare risposta a tutti gli amici e conoscenti che stanno manifestando la loro solidarietà nei miei confronti. Sono situazioni spiacevoli che, purtroppo, per chi amministra sono da mettere in conto. Avrei preferito tenere riservata la notizia. Ho trovato nell’arma dei carabinieri, nel suo capitano, persone straordinarie che sono state in grado di tranquillizzarmi e che mi stanno permettendo di sentirmi e di sentirci, meno soli. Sono convinto che il tutto si sistemerà per il meglio e che rimarrà una brutta esperienza da raccontare ai posteri».
Le motivazioni che possono aver spinto qualcuno a inviare la lettera non sono state espresse dall’anonimo mittente. Di conseguenza si resta nel campo delle ipotesi. In questo primo anno al governo della città, infatti, Davide Lazzari si è esposto molto ed è stato protagonista di alcune decisioni contestate come la chiusura al traffico di corso Carlo Alberto o la pedonalizzazione di piazza Cavagneria. Niente, che giustifichi una lettera di minacce. "Davide non ha fatto nulla di sconvolgente – ha detto il sindaco di Pavia, Massimo Depaoli –, ha amministrato. E le decisioni che ha preso erano condivise da tutta la giunta. Per questo motivo non si deve sentire solo". In realtà, però, il primo cittadino avrebbe voluto che la questione restasse riservata. "E’ una faccenda delicata – ha aggiunto –. Non voglio minimizzare, ma ritengo che i provvedimenti assunti dai carabinieri siano un atto dovuto in certi casi".
"Certa gente è convinta con minacce e violenza di fermarti – ha scritto su Facebook la consigliera comunale del Pd, Elena Madama –. Allora ci minacci tutti, ma proprio tutti, perché non è impaurendoci che ci rallenterete, anzi otterrete l’effetto contrario". "Siamo con te" ha commentato l’ex sindaco Alessandro Cattaneo, al quale si è associato anche il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Matteo Mognaschi: "Quando si parla di fatti così gravi, la solidarietà non ha colore politico». Mentre l’ex assessore della giunta Cattaneo, Luigi Greco ha aggiunto: «So per esperienza diretta cosa si prova a ricevere lettere anonime, non si ha mai paura per se stessi, ma per tutto il mondo che ti circonda. Esprimo la totale e piena solidarietà a Davide Lazzari per il gesto vile subito". Secondo un cittadino, invece "è da parecchi mesi che è sotto minacce, come dimostrano i danni causati su tutto quello che veniva sistemato. Ricordo che mi disse ‘io comunque vado avanti’, spero non gli passi la voglia in questa città piccola piccola".