
Ecco come si presentava la situazione dopo i temporali della notte tra martedì e ieri. Sono serviti 40 minuti prima di poter lavorare
Pavia – Accade ogni volta che piove ed è accaduto anche ieri. Quando gli operatori del mercato ipogeo sono arrivati per aprire le loro attività, prima di alzare le saracinesche hanno dovuto asciugare l’acqua che era fermata nei corridoi. "Abbiamo perso 40 minuti per asciugare tutto – ha detto Luigi Polzotto, presidente della cooperativa di piazza della Vittoria :. Ormai sono 4.000 giorni che si verifica la stessa storia". Con il cambio di amministrazione, Polzotto sperava che la situazione potesse cambiare. Per questo motivo il 27 giugno ha inviato al sindaco Michele Lissia e agli assessori Alice Moggi (lavori pubblici e patrimonio) e Rodolfo Faldini (commercio) una richiesta d’incontro urgente "per aprire un confronto sui lavori".
Se, infatti, si sta sistemando l’altro lato della piazza, quello sul quale si affaccia il Broletto, dall’altra parte la manutenzione è da tempo carente. Lo hanno stabilito anche i consulenti tecnici del tribunale ai quali la cooperativa nel 2022 si è rivolta nel tentativo di sbloccare una situazione ormai incancrenita e chiedere i danni a palazzo Mezzabarba che è proprietario dell’immobile. Ma il Comune ha deciso di costituirsi in giudizio e il braccio di ferro prosegue perché i problemi con il passare degli anni aumentano. I commercianti, infatti, hanno sottoscritto un contratto e pagano un canone d’affitto per i negozi che sono stati ricavati sotto piazza della Vittoria.
«I locali non sono più nello stato in cui li abbiamo ricevuti – ha aggiunto Polzotto – quindi potremmo chiedere un adeguamento del canone non da oggi, da 10 anni a questa parte". Prima di arrivare allo scontro, il presidente della cooperativa vorrebbe poterne parlare con i nuovi amministratori: "Non ho ricevuto alcuna risposta alla mia lettera – ha proseguito – e, tra le diverse opere in programma, non abbiamo neppure letto una parola pronunciata dal sindaco sul mercato ipogeo. Speriamo di essere nell’agenda del primo cittadino".
Le tubazioni fognarie sono ormai vetuste e, quando non riescono più a raccogliere le acque provenienti dai palazzi che si affacciano sulla piazza, finiscono nel cavedio di servizio che si trova sotto i marciapiedi. Diversi i danni che le attività hanno riportato e i disagi perché sono costretti a interrompere il funzionamento dell’ascensore per evitare che qualche cliente rimanga chiuso all’interno. Intanto in piazza i lavori che comportano un costo di circa 2,3 milioni, proseguono, ma i commercianti non escludono azioni contro quell’intervento.