Manuel annegato nel Ticino La mamma: potevano salvarlo

Carola Moranda lancia appelli sui social e cerca di ricostruire l’accaduto "Forse qualcuno poteva aiutarlo e non si è mosso". Oggi alle 15 l’ultimo saluto.

Manuel annegato nel Ticino  La mamma: potevano salvarlo

Manuel annegato nel Ticino La mamma: potevano salvarlo

di Manuela Marziani

TRIVOLZIO

In attesa che il suo Manuel possa tornare a casa con lei nell’urna cineraria, non riesce a darsi pace la mamma del ragazzino di 15 anni che ha perso la vita domenica nel Ticino. La donna anche con l’ausilio dei social, sta cercando di ricostruire quanto accaduto sul fiume dove il figlio era andato con due amici. "Non voglio fare pietà a nessuno e nemmeno cercare colpevoli - ha scritto Carola Moranda - voglio solo capire cosa è accaduto a mio figlio. L’ultima volta l’ho visto domenica alle 15 e ora tornerà a casa in cenere". Nei pressi del punto in cui l’adolescente è stato inghiottito da una buca sorge una casa. "Vorrei sapere chi sono le persone che vi abitano, ci siamo andati con i ragazzi che erano con mio figlio - ha aggiunto la donna -, hanno riferito che c’era una signora che guardava e un uomo vicino che non ha mosso un dito. Perché non hanno aiutato il ragazzo che urlava?" Il post corredato di fotografie è stato fatto girare da un gruppo all’altro, nella speranza di riuscire a ricostruire l’accaduto anche se, purtroppo come riconosce la mamma di Manuel "Nulla mi potrà più ridare mio figlio". La comunità di Bereguardo e Trivolzio si è stretta attorno alla famiglia cercando di sostenerla nel momento che nessun genitore dovrebbe mai vivere. "Quando siamo stati da Manuel a Bergamo - ha raccontato Carola - lo abbiamo trovato su un tavolo in ferro e dentro un sacco con cerniera. I segni dei tentativi di rianimazione sono ben presenti. E’ bellissimo come quando è uscito da casa domenica pomeriggio. Ieri è stato portato nella camera ardente di Motta Visconti e mercoledì abbiamo fissato i funerali a Trivolzio. Abbiamo deciso di cremare il corpo e così potrà tornare a casa da noi. Sono distrutta ancora non ci credo".

Diverse le mamme che hanno raccontato storie di ragazzini andati al fiume per fare un bagno e mai più tornati a casa. Ma Carola ha un dubbio in più ed è lacerante: "Sono rimasti a guardare un ragazzo affogare". Forse i social aiuteranno questa mamma a fare chiarezza, per il momento si sa che un uomo e due donne a passeggio nei boschi sono corsi dal ragazzino e hanno utilizzato anche un drone per individuarlo. Alle 15 di oggi nella chiesa parrocchiale di Trivolzio, è previsto l’ultimo saluto al 15enne e c’è chi chiede di imporre il divieto di balneazione sul Ticino con multe salate per i trasgressori perché i mulinelli non perdonano.