
L’imprenditore agricolo Alberto Marchesi 57 anni è stato anche presidente del consorzio forestale di Pavia
Oltre un milione di euro evasi sottraendo le somme alle procedure esecutive. Con questa accusa ieri mattina la finanza ha arrestato Alberto Marchesi, 57 anni, ex presidente del consorzio forestale di Pavia residente fittiziamente all’estero e titolare della ditta che nel 2021 si era occupata dei lavori di riqualificazione del parco Moruzzi. L’attività d’indagine è scaturita dagli approfondimenti sull’appalto da 193mila euro per l’area verde al confine con il Navigliaccio, dove, tra il 2021 e il 2022, avrebbe dovuto essere eseguita una piantumazione. La Società floricoltura San Donato si era aggiudicata i lavori, poi illecitamente assegnati all’imprenditore agricolo per 132mila euro. In aprile la ditta appaltatrice si è attivata iniziando la riqualificazione del parco, non ancora realizzata.
Nel frattempo le indagini sull’imprenditore agricolo hanno consentito di accertare che si è sottratto al pagamento di un debito erariale di circa un milione di euro dismettendo nel contempo beni strumentali e disponibilità finanziarie in frode all’erario, rendendosi responsabile di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Inoltre secondo la procura, Marchesi si è reso responsabile di autoriciclaggio, perché come rappresentante legale di una ditta individuale, ha emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti di una società aggiudicataria di commessa pubblica. "L’indagato – ha reso noto la procura – è risultato aver impiegato il denaro, illecitamente ricevuto dalla società aggiudicataria, per l’acquisto di preziosi. Ed è stato anche segnalato, perché nella sua qualità di amministratore unico di una società affidataria in via diretta dal Comune di Pavia, di lavori di riqualificazione per 71.438,88 euro, senza autorizzazione, ha subappaltato di fatto tali lavori a una società consortile, già in liquidazione dal 2021 (rappresentata sempre da lui), emettendo una fattura soggettivamente falsa per 65mila euro oltre l’Iva". Disposta la custodia cautelare in carcere, ma anche perquisizioni e acquisizioni documentali in enti pubblici e 2 casinò, nonché il sequestro di immobili, terreni, beni intestati o nella disponibilità dell’indagato e di un consorzio.