Pavia, bufera sul maneggio al Chiozzo: "Soldi pubblici per darlo a un privato"

Investimento da oltre 2 milioni e mezzo inserito nel Waterfront sulla riva del fiume. Il gruppo TuteliamoPaviaOvest contrario al progetto

Il sopralluogo dei residenti nella zona del Chiozzo dove verrebbe realizzato il maneggio

Il sopralluogo dei residenti nella zona del Chiozzo dove verrebbe realizzato il maneggio

Pavia - Oltre 8mila metri quadri sulla riva del fiume da destinare a maneggio. L’amministrazione comunale ha inserito nel Waterfront un parco a cavallo che richiede un investimento da oltre 2 milioni e mezzo (il più elevato del progetto) da affidare poi alla gestione dei privati. Ma l’opera, che ha sollevato molte critiche in Consiglio comunale, non convince neppure i residenti che hanno dato vita al gruppo TuteliamoPaviaOvest.

"Siamo fortemente preoccupati – ha detto Mauro Bombelli parlando a nome del gruppo – per il benessere delle persone che vivono al Chiozzo. Il maneggio sorgerebbe in mezzo alle case e ogni giorno produrrebbe letame e liquami che generano fastidiosi odori ed emissioni di metano, ammoniaca e acido solfidrico. Nel progetto di fattibilità non è presente un’analisi di impatto ambientale. Inoltre una superficie di 8mila metri quadri non è sufficiente per ospitare 30 cavalli tanto più che il progetto non prevede il recinto per le sgambature dei cavalli ed è privo di un’area per custodire il fieno ed i mangimi". Inizialmente l’area verde avrebbe dovuto ospitare un parco giochi, che manca nella zona. "Il maneggio è previsto a pochi metri dalla strada e dalla pista ciclabile - ha aggiunto Bombelli -. I cavalli per uscire dal maneggio passano in mezzo a un parcheggio. Se un cavallo si imbizzarrisse che cosa succederebbe? Inoltre il maneggio genererebbe un maggiore traffico aumentando l’inquinamento".

Non solo, l’opera è pure considerata inutile. "L’investimento privilegia l’interesse privato a discapito di quello pubblico - hanno sottolineato i residenti -. Il Comune investe soldi pubblici per costruire un maneggio che sarà poi concesso in gestione a un privato per un periodo di 30 anni. Il maneggio fornirà servizi sociali a persone fragili e disabili per un periodo di 3 anni con un ulteriore esborso 116mila euro all’anno. Com’è stato possibile approvare e finanziare con soldi pubblici questo progetto? Tanto più che nei dintorni dell’area ci sono ben 4 maneggi; il rischio è che venga abbandonato e dismesso dopo un certo numero di anni o convertito a edilizia agevolata o residenziale. E comunque il maneggio non potrebbe essere realizzato in un’area in aperta campagna per garantire il benessere delle persone e dei cavalli? Temiamo che questo possa essere l’ennesimo sperpero di denaro pubblico".