
L’urlo della campionessa "Io, trattata con disprezzo all’evento dei manager Gli stereotipi resistono"
di Manuela Marziani
Anni fa alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante l’incontro con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, una sedia era stata negata. E l’episodio aveva fatto scalpore. A Danielle Madam, invece, durante un importante incontro al quale era presente come conduttrice è stato chiesto in modo sgarbato di procurare delle sedie. A rivolgere la richiesta, che era quasi una pretesa, sono stati diversi manager aziendali, arrivati a un evento tardi, quando i posti a sedere erano già stati tutti occupati. "Ero stata chiamata a moderare un evento legato al mondo aziendale - ha raccontato la giovane atleta di 26 anni - in una location molto bella. Mi ero preparata per l’appuntamento, indossavo un abbigliamento adeguato e non me ne stavo in disparte in un angolo, ero in mezzo agli ospiti. Però sono una donna e mi trovavo in un ambiente che era composto per il 90% da uomini. Non solo, sono giovane e pure nera. Purtroppo in Italia ci sono molti stereotipi. Si pensa che i giovani non vogliano darsi da fare, quando personalmente mi impegno ogni giorno per migliorare".
Durante i campionati europei di calcio che si sono conclusi con la vittoria dell’Italia, Danielle Madam ha condotto una trasmissione di approfondimento sulla Rai e, da quel momento oltre alla sua carriera sportiva, ha iniziato un nuovo percorso come conduttrice e moderatrice. "Il rapporto con il pubblico mi piace - ha aggiunto Danielle -, ma nessuno mi ha regalato nulla. Ho studiato, mi sono laureata in comunicazione, innovazione, multimedialità all’Università di Pavia e continuo a prepararmi e a impegnarmi per raggiungere i miei obiettivi. Talvolta mi dicono di essere arrivata dove mi trovo ora, per la mia bellezza, non è vero. Certo non sono un Ceo come lo erano tutti coloro che partecipavano a quell’evento. Ma magari un giorno lo diventerò. Intanto, quando alcuni di quei Ceo che erano presenti all’evento, mi hanno vista sul palco a presentare la serata sono rimasti di sasso. Qualcuno però non mi ha voluto dare la mano quando l’ho premiato". Danielle Madam ha raccontato quanto le è accaduto sui social e molti le hanno espresso solidarietà.
"Diverse ragazze mi hanno detto che episodi simili sono accaduti anche a loro - ha proseguito la ragazza -. In una società nella quale siamo ancora lontani dall’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro, è arrivata l’ora anche di normalizzare la presenza di figure diverse dal solito in vari contesti. E’ il momento di colmare il gender gap. Voglio poter ricoprire una posizione di rilievo senza essere stereotipata. Non sono meno perché sono donna, ma nemmeno perché sono giovane e perché sono nera. Mi piacerebbe che quanto accaduto a me, fosse un’occasione di riflessione per molti. Personalmente non mi ha ferita, forse chi non mi ha stretto la mano dovrebbe sentirsi in colpa. Ho scelto di raccontare quello che è successo per aiutare altre giovani o donne adulte ad accorgersi che non siamo da meno di nessuno".