
Cilavegna, il braccio di ferro tra Maggio e Sacchetti
La decisione di revocare le deleghe all’allora vicesindaca Valeria Sacchetti (nella foto) fu legittima. Il Tribunale amministrativo regionale hanno dato ragione al primo cittadino del centro lomellino, Manuel Maggio, che lo scorso settembre, a poco più di due mesi dall’insediamento del suo esecutivo, aveva dato il benservito alla sua vice a causa di una serie di incomprensioni e di contrasti sul piano politico sorti nel gruppo di maggioranza. A quella decisione Sacchetti, che oggi siede sui banchi della minoranza, si era opposta facendo ricorso al Tar impugnando il provvedimento considerato illegittimo e chiedendo un risarcimento di 67mila euro, vale a dire le indennità di carica che le sarebbero spettate per tutta la durata del mandato. Per i legali di Sacchetti il sindaco avrebbe commesso una sorta di "eccesso di potere" nel prendere una decisione giudicata sbagliata e non congrua.
I giudici amministrativi invece hanno assunto una decisione molto diversa, respingendo il ricorso di Sacchetti che dovrà rifondere le spese di lite a favore del Comune per una somma quantificata in tremila euro. La sensazione è comunque che la questione non sia esaurita qui. Se il sindaco preferisce non commentare limitandosi ad invitare a rispettare la decisione del Tar, sull’altro fronte si stanno effettuando tutte le opportune valutazioni, non ultima quella di rivolgersi al Consiglio di Stato.
Umberto Zanichelli