Pavia, uscite “facili” dal carcere ai detenuti: nei guai una cooperativa sociale

Per la Onlus interdizione di ogni attività: per un biennio numerosi detenuti hanno usufruito di sostituzioni delle misure cautelari cominciando percorsi di riabilitazione mai davvero attuati

Carcere (Foto d'archivio)

Carcere (Foto d'archivio)

Pavia, 16 aprile 2024 - In attesa della sentenza definitiva, per aver “venduto” uscite facili dal carcere, l'attività della cooperativa sociale è stata bloccata con misura cautelare. I militari del Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia hanno dato esecuzione nella mattinata di oggi, martedì 16 aprile, all'ordinanza cautelare dell'interdizione dall'esercizio di ogni attività nei confronti della Unicum cooperativa sociale Onlus.

"Tale provvedimento - spiega la Procura di Pavia nel comunicato stampa - ha seguito l'emissione della sentenza con cui, in data 21 febbraio 2024, in integrale accoglimento delle richieste proposte da questo ufficio, il presidente pro tempore, altri membri del consiglio di amministrazione e persino alcuni soci dell'ente sono stati riconosciuti colpevoli di essersi illecitamente associati al fine di compiere un numero indeterminato di episodi di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria".

Nella sentenza di primo grado, con condanne tra un anno e 10 mesi e 3 anni e 4 mesi, "è stato ritenuto - spiega ancora la nota della Procura - che attraverso l'attività illecita compiuta dall'Ente, favorita anche dall'intervento di vari collaboratori compiacenti, per quasi un biennio numerosi detenuti hanno indebitamente usufruito di sostituzioni delle misure cautelari carcerarie a loro applicate o di applicazione di misure alternative alla detenzione, trovando alloggio presso strutture che attestavano percorsi rieducativi ed assistenziali mai concretamente posti in atto".