REDAZIONE PAVIA

In lockdown ansia e depressione peggiorate per il 40% delle persone

Pavia, studio di esperti anche dell’Università. Donne più vulnerabili

Durante il lockdown dello scorso anno sintomi ansiosi e depressivi sono peggiorati per oltre il 40% degli italiani, con una riduzione della qualità di vita in più del 60% dei soggetti e ripercussioni sul ritmo sonno-veglia in più del 30%. È quanto emerge dal primo studio condotto in Italia su un campione rappresentativo della popolazione adulta e pubblicato in questi giorni sulla rivista Journal of affective disorders. L’analisi è frutto del lavoro di un consorzio multidisciplinare che coinvolge psichiatri, esperti di sanità pubblica e biostatistici dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Università di Genova e di Pavia, e dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.

"Le nostre analisi si basano su un campione di oltre 6000 soggetti che stiamo seguendo nel tempo – specifica Anna Odone, docente di igiene e sanità pubblica e referente del consorzio per l’Ateneo Pavese – questo studio e quelli cui lavoreremo nei prossimi mesi che ci permettono di analizzare come gli stili di vita e la salute mentale degli italiani si siano modificate a seguito delle restrizioni imposte per il controllo della pandemia". Durante l’emergenza l’utilizzo di psicofarmaci, prevalentemente ansiolitici, è aumentato del 20% e tutti gli indicatori di salute mentale sono peggiorati, compresi gli stili di vita quali fumo e pratica di attività fisica. Più vulnerabili, le donne che hanno riportato un peggioramento del benessere psichico. M.M.