L’autostrada dei vini (così chiamata da sempre la Torino-Piacenza), dopo oltre 50 anni, potrebbe cambiare gestore e passare dal gruppo Gavio al Consorzio Stabile Sis, gruppo italo-spagnolo. Dopo il pronunciamento del Tar del Lazio, il gruppo Gavio aveva infatti ricorso (non accolto) al Consiglio di Stato. La questione interessa da vicino l’Oltrepo (tre caselli) anche per la sorte di alcuni cantieri come nel caso della rampa d’accesso da Stradella al casello di Broni-Stradella dove i lavori – a distanza di quasi 2 anni – non sono ancora finiti.
CronacaIl futuro dell’autostrada dei vini aumenta l’incertezza sui cantieri