MANUELA MARZIANI
Cronaca

I possedimenti di Mezzana Bigli. Giornata di studio in università

Ottantuno faldoni di documenti che raccontano la storia di Mezzana Bigli dal 1200 sono stati ritrovati nelle cantine della casa...

Le persone intervenute alla presentazione I faldoni sono stati ritrovati nelle cantine della casa milanese dei Radice Fossati

Le persone intervenute alla presentazione I faldoni sono stati ritrovati nelle cantine della casa milanese dei Radice Fossati

Ottantuno faldoni di documenti che raccontano la storia di Mezzana Bigli dal 1200 sono stati ritrovati nelle cantine della casa milanese dei Radice Fossati e ora saranno studiati per ricostruire la storia di un’importante proprietà fondiaria che ha attraversato i secoli contribuendo a un’economia agricola d’avanguardia.

“500 anni e un Po“ si intitola la giornata di studi che si terrà sabato 17 maggio nell’aula Foscolo dell’università di Pavia in cui docenti universitari di Pavia e Milano, esperti e dirigenti del mondo agricolo, economico e tecnico guideranno un viaggio in cui si incontreranno figure illustri legate ai possedimenti di Mezzana Bigli: da Ludovico il Moro alla Dama con l’Ermellino dipinta da Leonardo; da Gianantonio Biglia, diplomatico alla corte dell’imperatore Carlo V, per arrivare a Federico Confalonieri, eroe del Risorgimento, ma anche imprenditore illuminato e innovatore.

"Proprio il 17 maggio 1525 - ha sottolineato Federico Radice Fossati, uno degli eredi della famiglia Bigli e presidente della Fondazione Eugenio Radice Fossati intervenendo alla presentazione della giornata di studi - il feudo che all’epoca si chiamava Gerolama è stato donato al mio avo Gian Antonio Bigli, personaggio importante di allora. Poi è passato ai Confalonieri con Federico proprietario di Mezzana, ma anche inventore ed eroe. In 16 generazioni si è arrivati fino a noi".

La storia rivive nei faldoni ritrovati e che saranno oggetto di studi grazie a un assegno di ricerca dell’Università. "Questa iniziativa ha saputo conciliare la ricerca scientifica con l’aspetto divulgativo di conoscenza - ha detto Renata Crotti che ha insegnato storia per oltre 40 anni - perché la storia si deve conoscere e far conoscere. Avere alle spalle 500 anni di una possessione significa prima di tutto la capacità di gestione di una stessa famiglia".

M.M.