MANUELA MARZIANI
Cronaca

I cinquecento anni della battaglia. Sfilate, fanterie e rievocazioni : "Non perdete questo spettacolo"

Pavia, alle 14,30 il parco del castello di Mirabello ospiterà cinquecento figuranti in abiti d’epoca. Sono stati allestiti anche diversi corner e info point per poter dialogare con storici e appassionati.

Pavia, alle 14,30 il parco del castello di Mirabello ospiterà cinquecento figuranti in abiti d’epoca. Sono stati allestiti anche diversi corner e info point per poter dialogare con storici e appassionati.

Pavia, alle 14,30 il parco del castello di Mirabello ospiterà cinquecento figuranti in abiti d’epoca. Sono stati allestiti anche diversi corner e info point per poter dialogare con storici e appassionati.

Popolane, cortigiane, soldati, cappelli con le piume e pantaloni alla zuava. Oggi Pavia torna indietro nei secoli: è il grande giorno della rievocazione della battaglia avvenuta il 24 febbraio 1525. Cinquantaquattro le compagnie storiche e oltre 500 i rievocatori provenienti da 14 Paesi d’ Europa e dagli Stati Uniti che saranno impegnati nel parco del castello di Mirabello dove 500 anni fa si sono affrontati l’esercito francese, guidato dal re Francesco I di Valois, e quello imperiale di Carlo V d’Asburgo, costituito da fanteria spagnola e lanzichenecchi tedeschi, momento di svolta per la geopolitica europea.

L’appuntamento è per le 14,30 quando varcato il cancello si farà un salto al 1525, ma fin dalle 10 sarà aperto il campo con 120 tende, dimostrazioni di cucina dell’epoca mentre le vivandiere interagiranno con il pubblico illustrando piatti rinascimentali cucinati secondo le antiche ricette. Massima attenzione è stata data ai profili di safety e security, soprattutto per la gestione del flusso e deflusso degli spettatori e della viabilità, supportata anche da un servizio navette gratuite dal centro cittadino per facilitare l’arrivo al luogo della rievocazione.

Dinamiche che, senza soluzione di continuità, saranno supervisionate dal Centro di coordinamento e monitoraggio (Ccm), costituito dal prefetto Francesca De Carlini con un decreto. Il Ccm, attivo dalle 12 di oggi, si trova in un camper della polizia messo a disposizione dalla questura di Pavia, e posizionato strategicamente nel parco del castello di Mirabello, tra l’accampamento e il campo di battaglia.

A corollario della rievocazione storica, sono numerose le iniziative fruibili dai visitatori come l’accampamento cinquecentesco ricreato con 120 tende, bracieri e depositi delle armi del tempo, accompagnato da guide in costume d’epoca che narreranno i fatti salienti del combattimento e della vita da campo dei soldati.

Presenti inoltre un’area ristoro con 4 food trucks, un punto informativo in cui sarà possibile dialogare con storici, un punto vendita di merchandise, oltre a servizi igienici dislocati in più punti del parco per agevolare il pubblico. "Non perdetevi lo spettacolo", ha detto l’assessora al turismo Angela Gregorini per invitare i titubanti a Mirbello. Il quartiere, zona periferica della città, da giorni brulica di persone. "Mai vista così tanta gente", ha commentato il consigliere comunale Pietro Alongi che a Mirabello vive e che ha seguito tutte le fasi di preparazione del campo.

I rievocatori indosseranno abiti d’epoca e porteranno armamenti ed equipaggiamenti riferiti agli eserciti e ai soldati del Cinquecento. La rievocazione vedrà inoltre repliche di cannoni del XVI secolo e l’utilizzo di circa 30 archibugi. A seguire si terrà lo scontro tra le fanterie, armate di repliche di armi bianche, come picche e alabarde.

Coloro che vorranno raggiungere in auto il parco del castello da via Vigentina dovranno prendere la direzione Montemaino dove troveranno un parcheggio. Camper e pullman sosteranno in piazza San Bernardo. Chi arriverà in bus potrà prendere la linea 1 e scendere alla fermata Mirabello.

Un servizio di navette gratuite partirà ogni 15 minuti dalla stazione e da viale XI febbraio. E, dopo la rievocazione, per chi lo vorrà in alcuni locali del centro ci sarà la possibilità di assaggiare il nuovo dolce creato ad hoc con lo skyline di Pavia al cioccolato oppure la famosissima zuppa alla pavese, inventata da una contadina per sfamare il re Francesco I una volta fatto prigioniero.