"Fanghi contaminati". Manager nei guai

L’imprenditore cremonese Vittorio Balestreri è a processo con la propria azienda e altri 22 imputati nel procedimento aperto ieri dall’udienza preliminare al Tribunale di Brescia per fare luce sullo spandimento di fanghi contaminati nei campi della provincia di Cremona. Responsabile dello spargimento dei fanghi, secondo l’accusa, sarebbe la Wte, azienda bresciana con siti industriali a Calcinato, Calvenzano e Quinzano, in amministrazione controllata da due anni. La Procura ha chiamato sul banco degli imputati il titolare della Wte Giuseppe Giustacchini con altre 15 persone e 7 aziende, sei bresciane e una mantovana, a lui collegate.

Tra gli imputati anche Vittorio Balestreri, amministratore di una delle aziende coinvolte. Proprio Balestreri è accusato dal pubblico ministero di aver contribuito, dietro congrua retribuzione, a trasportare nei campi ben 5853,5 tonnellate di fanghi tossici, effettuando 509 trasporti terminati con lo spandimento dei liquami. Per gli imputati le accuse vanno dal traffico illecito di rifiuti alla gestione di rifiuti non autorizzata fino al getto pericoloso di cose. Sotto accusa anche Luigi Mille, ex direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po. Per lui l’ipotesi di reato è traffico di influenze illecite.

P.G.R.