Marechal Deodoro (Brasile), 5 gennaio 2023 - L'ufficiale di polizia accusato dell'omicidio dell'imprenditore di Casale (Alessandria), Fabio Campagnola a Marechal Deodoro (Brasile), si è costituito. Lo rende noto l'avvocato alessandrino Claudio Falleti, legale della famiglia in Italia, che si occupa del coordinamento e dell'assistenza giudiziaria con il collega in Brasile e con la Farnesina. Il giudice Fabíola Melo Feijão, titolare del Primo tribunale civile e penale di Marechal Deodoro, ha decretato la carcerazione preventiva dell'indagato, a seguito di una richiesta della Polizia civile. Fino ad allora era considerato latitante per il reato di omicidio. «Siamo felici e soddisfatti, adesso aspettiamo la giustizia faccia il proprio corso - sottolinea Falleti -. Seguiremo attentamente l'evoluzione processuale insieme alla collega sul posto».
"Fabio Campagnola è stato assassinato a sangue freddo fuori dalla sua gelateria, adesso vogliamo giustizia per il nostro connazionale e per la sua famiglia". Lo afferma l'avvocato alessandrino Claudio Falleti, legale delle famiglia in Italia. L'imprenditore italiano, 52enne, è stata ucciso il 3 gennaio a colpi di pistola a Marechal Deodoro, nello Stato brasiliano dell'Alagoas. L'omicidio è avvenuto dopo una discussione davanti alla gelateria di proprietà dell'italiano. A sparare un ufficiale di polizia in pensione.
L'avvocato: "Vogliamo giustizia"
"Attendiamo - aggiunge l'avvocato - dettagli ulteriori dalla Farnesina e dalla nostra rappresentanza diplomatica in Brasile, vogliamo che l'autorità giudiziaria brasiliana si attivi al massimo per arrestare l'assassino. L'omicidio del nostro connazionale non deve restare impunito". Falleti - esperto di tutela degli italiani all'estero - si occuperà del coordinamento e dell'assistenza giudiziaria con il collega in Brasile e con la Farnesina
Trovata l'arma, assassino in fuga
Intanto le indagini della squadra del 17esimo Dipartimento di polizia di Marechal Deodoro, guidata da Liana Franca, hanno portato al ritrovamento e al sequestrare dell'arma utilizzata nell'omicidio. Identificato l'assassino, José Pereira da Costa, di 59 anni. La pistola calibro 40 si trovava in una locanda vicino al luogo del delitto ed è registrata a nome dell'ufficiale di polizia ormai fuori servizio, che era rimasto a lungo in fuga.
Arrestata la moglie dell'ex militare
La polizia ha arrestato la moglie Karla Kassiana Vanderlei Warumby Cavalcanti, per avere incitato il militare a commettere il delitto. Convalidato l'arresto della donna, il giudice ha deciso per la custodia cautelare in carcere. Secondo le prime ricostruzioni, nella serata di lunedì 2 gennaio la donna avrebbe chiesto a Campagnola il permesso di montare il proprio banco per la vendita di dolci davanti all'entrata della gelateria "Il Meneghino", di proprietà dell'italiano. Al rifiuto di Campagnola, ripetuto anche il giorno dopo, la donna avrebbe chiesto aiuto a Da Costa. Questa l'origine del diverbio tra l'ex poliziotto e l'italiano, sfociato in omicidio.
Ex calciatore dilettante nel Pavese
Campagnola, originario di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, era una persona conosciuta anche in provincia di Pavia per la sua attività di calciatore dilettante. Nel suo ruolo di attaccante aveva giocato in alcune società lomelline (Lomello, Robbio, Sartirana) nei campionati della Figc e poi anche nel torneo del CSI, a Zeme, prima di trasferirsi in Brasile. Lascia due figli. In Italia vivono diversi suoi parenti, tra cui la madre, il fratello e la sorella.