Eitan, gli zii paterni pronti a partire per Israele

Oggi è il giorno dello Yom Kippur, la festività ebraica più importante, poi Aya Biran e Or Nirko voleranno in Medio Oriente nella speranza di vedere il piccolo

Aya Biran e Or Nirko, gli zii paterni di Eitan, rientrano a casa

Aya Biran e Or Nirko, gli zii paterni di Eitan, rientrano a casa

Pavia, 16 settembre 2021 - Una station wagon scura con dietro un gattino di peluche. A bordo di questa auto questa mattina Aya Biran e Or Nirko, gli zii paterni di Eitan sono usciti dalla loro casa verso mezzogiorno.

Ai giornalisti che li aspettavano davanti al cancello non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione, neppure quando hanno fatto rientro nell'abitazione in cui fino a sabato vivevano insieme al nipotino, unico superstite della tragedia del Mottarone. Al citofono hanno spiegato che oggi, giorno in cui la religione ebraica festeggia il Yom Kippur ("Giorno dell'espiazione"), il più santo e solenne dell'anno, preferiscono rimanere tranquilli in casa. "E' una festa", hanno detto da casa. E forse, considerato il giorno di festa, oggi anche il fratello di Aya che vive in Israele e si è detto disponibile a incontrare il bambino, non potrà incontrare il piccolo portato in Israele dal nonno materno Shmuel Peleg (indagato per sequestro di persona insieme alla nonna materna).

A breve anche Aya Biran, la tutrice legale di Eitan e il marito Or Nirko dovrebbero partire per Israele, nella speranza di poter vedere Eitan, in attesa dell'udienza già fissata per il 29 settembre. Il loro auspicio è quello di rientrare a Pavia tenendo per mano il piccolo di 6 anni conteso dalle due famiglie, quella materna e quella paterna.