Cooperativa sociale fallita. L’udienza slitta a maggio

Rinviata udienza per fallimento Coopera di Pavia a causa di difetto di notifica. Indagati potrebbero chiedere riti alternativi. Anomalie contabili e presunte distrazioni al centro dell'inchiesta.

Un difetto di notifica: per questo è rinviata al 23 maggio la seduta davanti al gup di Pavia per il fallimento della cooperativa sociale Coopera di Pavia per cui sono indagate sei persone. Allora gli indagati potranno avanzare al giudice la richiesta di riti alternativi. Non è escluso infatti che qualcuno voglia patteggiare. La coop, fallita nel 2019, gestiva un poliambulatorio in città a Pavia in un edificio dove, alla fine del XIX secolo, aveva sede l’officina del papà dello scienziato Albert Einstein, e aveva collaboratori anche in altre strutture della Regione. L’inchiesta era scattata in seguito a verifiche sul patrimonio effettuate dal curatore fallimentare: sarebbero infatti state riscontrate anomalie contabili. Secondo la Procura nel fallimento ci sarebbero responsabilità in capo a chi nel corso degli anni era stato ai vertici della onlus, tra cui la presunta distrazione di circa tre milioni. Nel capo d’imputazione emerge per esempio, tra le accuse, la cifra di circa 49mila euro per spese personali di due amministratori.

N.P.