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Comune di Lomello a rischio sfratto: l'alternativa è acquistare castello Crivelli

Uffici pronti a traslocare verso l’edificio che ospita l’Auser

Il Comune di Lomello (Sacchiero)

Lomello, 20 febbraio 2015 - Il Comune rischia lo sfratto. Accade a Lomello dove gli uffici dell’amministrazione comunale potrebbero presto lasciare il castello Crivelli, dove hanno sede da anni e per i quali è stato stipulato un comodato gratuito che scadrà solo nel 2095. A causare il trasloco forzato potrebbe essere la decisione di vendere l’immobile che è di proprietà della Fondazione Gerontocomio che è ora gestita da un curatore fallimentare il cui obiettivo è quello di racimolare i due milioni di euro necessari per ripianare il deficit della casa di riposo lomellina. E a mettere ulteriori ostacoli alla permanenza del Comune nello storico castello, considerato a giusta ragione uno dei simboli del paese, ci sono anche le questioni finanziarie del Comune. Il rispetto del patto di stabilità infatti potrebbe non consentire l’acquisto dell’immobile che l’ente locale potrebbe comperare esercitando il diritto di prelazione. Sulla questione è stata chiamata ad esprimersi addirittura la Corte dei Conti, l’unica a poter autorizzare l’operazione. Per tacere del fatto che il castello, che i lomellesi considerano un patrimonio dell’intera comunità, potrebbe finire in mano ad un privato.

Tutto è da ricondurre ai problemi economici che hanno interessato la Fondazione Gerontocomio che nel 2008 aveva deciso di ampliarsi realizzando una nuova sede nella zona di villa Maria, area considerata di un certo rilievo dal punto di vista archeologico. Avviati i lavori, puntualmente, il terreno aveva restituito numerosi reperti, fatto questo che aveva portato al blocco immediato dell’attività del cantiere e alla conseguente, ed ingente, perdita di denaro. «Da quando siamo stati informati di questa eventualità – spiega il sindaco di Lomello, Silvia Ruggia – stiamo discutendo sulle varie possibilità che ci consentirebbero di mantenere gli uffici comunali dove si trovano attualmente. La via più semplice da percorrere sarebbe quella di acquistare l’immobile – aggiunge ancora il sindaco – ma per perfezionare l’operazione occorre rispettare tutti i vigenti vincoli di bilancio. Per questa ragione abbiamo avviato un apposito quesito alla Corte dei Conti e siamo in attesa di una risposta».

In attesa di capire quali soluzioni saranno effettivamente percorribili, l’amministrazione comunale sta già valutando anche l’eventualità di dover cambiare davvero sede. Gli uffici comunali potrebbero “migrare” verso l’attuale sede dell’Auser, non senza qualche problema oppure, e questa sembra essere l’alternativa preferibile, nell’attuale sede delle scuole elementari anche in considerazione del fatto che il prossimo anno le sezioni saranno accorpate alla scuola media.

umberto.zanichelli@ilgiorno.net