
Da un lato il sindaco Michele Lissia e dall’altro Jacques de Chabannes, 14esimo erede del maresciallo di Francia Jacques...
Da un lato il sindaco Michele Lissia e dall’altro Jacques de Chabannes, 14esimo erede del maresciallo di Francia Jacques II de Chabannes de La Palice, noto come Lapalisse, che morì a Pavia nella Battaglia del 1525. Cinquecento anni dopo lo scontro tra l’esercito di Francesco I e quello di Carlo V, i due amministratori hanno gettato le basi per un patto d’amicizia tra Pavia e Lapalisse, nel cuore della Francia. A oganizzare l’incontro è stato un altro discendente del comandante francese, Elliot La Fonta, che era stato a Pavia in febbraio in occasione della rievocazione della Battaglia. Ora una delegazione di Lapalisse è tornata a visitare il Castello visconteo e di Mirabello, la Certosa e ad assaggiare la zuppa alla pavese che sarebbe stata preparata da una contadina per rifocillare il re francese prigioniero.
"Dobbiamo scrivere una lettera ufficiale per stringere un patto d’amicizia – spiega Elliot La Fonta – Poi se ne parlerà in Consiglio comunale". "Ho proposto io il patto d’amicizia – aggiunge l’assessore ai Gemellaggi Francesco Brendolise – come passaggio preliminare, perché è più veloce rispetto al gemellaggio".
M.M.