Cinghiali attirati in trappola: sotto sequestro ettari di bosco gestiti da un’azienda faunistica

Le irregolarità sono state accertate dalla Polizia Provinciale a Rocca de' Giorgi, minuscolo paese nel Pavese

L’area dove sono stati posti cartelli a indicare il sequestro

L’area dove sono stati posti cartelli a indicare il sequestro

Rocca de' Giorgi (Pavia), 1 settembre 2015 - Oltre cinque ettari di bosco (tutti recintati) gestiti da un’azienda faunistica sono, da alcuni giorni, sotto sequestro dopo un’inchiesta, ancora in corso, da parte della polizia provinciale. Il fatto riguarda Rocca de’ Giorgi, uno dei comuni più piccoli della provincia di Pavia (poco più di 100 abitanti), in alta collina e famoso per i suoi vini e per la sua riserva di caccia. Qui era solito trascorrere periodi più o meno lunghi, fra i tanti blasonati di mezza Europa, nientemeno che il principe Edoardo di Inghilterra.

Nonostante il rigido riserbo sull’inchiesta parrebbe che gli agenti della polizia provinciale abbiano accertato irregolarità nella gestione di una vasta area dove, sembra, fossero attirati con l’inganno diversi cinghiali, sempre più numerosi, allo stato brado e anche nei pressi di centri abitati. Nel caso di Rocca de’ Giorgi, stando alle indagini della polizia provinciale, i cinghiali erano attirati dal cibo nella vasta area cintata attraverso una specie di gabbia, dove rimanevano chiusi in una sorta di trappola, per poi finire nel grande recinto. Prassi non consentita e per di più in un periodo in cui vige il divieto a questo tipo di caccia. Oltre al proprietario dell’azienda faunistica nei guai sarebbero finiti anche due dipendenti della stessa riserva ed un primo fascicolo sarebbe già stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Pavia. In attesa di possibili sviluppi sulla vicenda, quel che è certo, come attestano alcune foto, è la presenza di alcuni cartelli con la scritta "area recintata sottoposta a sequestro penale".

No comment dei pochi residenti, ma secondo alcuni cacciatori a questo punto si porrebbe, se il provvedimento non venisse ritirato in breve tempo, anche il problema della sorte dei cinghiali rinchiusi nella area cintata. Nei giorni scorsi si erano moltiplicate le segnalazioni di cinghiali allo stato brado anche nei pressi di Stradella, lungo il torrente Versa, nella zona al confine con il comune di Montù Beccaria e nel comune di Canneto Pavese dove, dopo un incidente mortale di caccia, vige, dallo scorso mese di novembre, un’ordinanza con divieto assoluto di caccia a questo animale. Ma una forte concentrazione è evidente proprio nella Valle Scuropasso alla cui estremità di alta collina si trova proprio Rocca de’Giorgi e nella zona della Valle Staffora dove sono segnalati altri animali selvatici, allo stato brado, come volpi e caprioli. E non sono mancati anche incidenti stradali soprattutto lungo strade di secondaria importanza con un problema in più, oltre ai rischi, per chi rimane coinvolto: la provincia di Pavia non avrebbe più fondi a disposizione per stipulare polizze assicurative o provvedere al risarcimento di eventuali danni.