Cinghiali con la peste suina. Zona Rossa nel Parco del Ticino

Coinvolti 16 comuni pavesi e 5 della Città metropolitana

TORRE D’ISOLA (Pavia)

Il provvedimento era nell’aria e ora si aspetta soltanto che la Regione predisponga l’ordinanza con la quale si estende la zona rossa. Dopo il ritrovamento di cinque carcasse di cinghiali positivi alla peste suina africana, infatti, sulla Gazzetta ufficiale europea è stata pubblicata la notizia con la quale vengono estesi alla zona del parco del Ticino i divieti già imposti a 21 Comuni dell’Oltrepò. Ora spetterà al ministero della Salute informare la Lombardia che dovrà delimitare il perimetro e le regole imposte. Nella zona rossa dovrebbero essere coinvolti 16 comuni della provincia di Pavia, compreso il capoluogo, e 5 della Città metropolitana milanese. E i 16 centri con ogni probabilità sono quelli bagnati dal fiume azzurro o che si trovano nell’area più vasta del parco del Ticino che va da Cassolnovo a Bereguardo toccando anche Borgo San Siro, Carbonara, Cassolnovo, Gambolò, Garlasco, Gropello, Linarolo, Pavia, San Martino, Torre d’Isola, Travacò, Valle Salimbene, Vigevano, Villanova d’Ardenghi, Zerbolò e Pavia. Coinvolti pure 5 città della provincia di Milano, da Motta Visconti che si trova al confine con il Pavese fino ad Abbiategrasso compreso Besate, Morimondo e Ozzero. In queste zone dovrebbe, il condizionale è ancora d’obbligo finché non arriverà un provvedimento specifico della Regione, essere vietata la caccia, esclusa quella per il depopolamento dei cinghiali. I non residenti poi dovrebbero non poter compiere passeggiate nei boschi oppure andare a cercare funghi, mentre i residenti, i proprietari o coloro che hanno preso seconde case in affitto invece possono spostarsi nei parco, ma con l’obbligo di cambiare le calzature alla partenza e all’arrivo e di lavare le suole delle scarpe. Da lavare anche le gomme delle bici. M.M.