Pavia – Assediata dalle auto parcheggiate ovunque. Secondo alcune stime, sarebbero 48mila le vetture a Pavia, che ha 70mila abitanti. Troppe e troppo spesso usate per percorrere meno di 2 chilometri.
I problemi della città sono stati affrontati giovedì in un Consiglio comunale aperto sui temi della mobilità. “A Pavia si usa molto l’auto privata – ha detto la vicesindaca e assessore alla Mobilità, Alice Moggi – e questo si traduce in una città caotica, con un’elevata incidentalità e in cui la qualità dell’aria è piuttosto scadente”. Vari i contributi portati da cittadini che risiedono nei quartieri con difficoltà diverse e differenti richieste e un denominatore comune: diminuire il traffico.
“Occorre istituire un tavolo permanente – ha proposto il consigliere Cosimo Lacava (Pd) – che preveda la partecipazione di San Matteo e Università per trovare una strategia comune. Se Pavia ha 100mila auto circolanti al giorno, si dovrà arrivare a pensare a una zona di congestione che preveda un pagamento per accedervi, altrimenti le piazze resteranno parcheggi”. Lunedì dovrebbe tornare pedonale lo spiazzo di fronte al municipio. “Nessuno rispetta la legge sui veicoli inquinanti – ha aggiunto Lacava – bisognerebbe mettere delle telecamere”. Molto più drastico Daniele De Chiara (Avs) che ha sferzato la sua maggioranza: “Insorgerà chi non potrà più cercare parcheggio nel salotto buono del centro storico”. Via Brichetti, biglietto da visita per chi arriva a Pavia con il treno, assediata dalle auto e poco sicura, Fossarmato che forse lo è ancora meno e persino il caratteristico Borgo Ticino dove le auto sfrecciano e si trovano disordinatamente ovunque. “In campagna elettorale – ha detto Walter Cattaneo, che è stato candidato sindaco di Rifondazione comunista – avevo proposto di dimezzare il numero delle auto in città”.
Negli ultimi tempi sono stati tre gli incidenti mortali nella zona est della città. “C’è chi deve per forza usare l’auto perché arriva da fuori – ha sottolineato Paolo Colucci di Fiab – e chi potrebbe farne a meno, ma non vi rinuncia”. “Si istituiscano le zone 30” hanno proposto i Fridays for future. “Sui ciottoli delle vie del centro – ha rimarcato Eugenia Marchetti della Lega – continuano a sfrecciare i furgoni delle consegne”. A tutte le sollecitazioni il sindaco Michele Lissia ha replicato: “Ci affideremo a esperti per ripensare la mobilità e le linee urbane: certe decisioni non si prendono in fretta”.