Caso Eitan, la Procura: "Il nonno del piccolo va rinviato a giudizio"

Indagini chiuse, alla sbarra potrebbe finirci anche l’autista Abutbul Gabriel Alon. Le accuse sono sequestro e sottrazione di minore e appropriazione indebita

Shmuel Peleg, 59 anni, nonno materno del piccolo Eitan, davanti al tribunale di Pavia

Shmuel Peleg, 59 anni, nonno materno del piccolo Eitan, davanti al tribunale di Pavia

Pavia -  Potrebbero andare alla sbarra Shmuel Peleg, nonno di Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e Abutbul Gabriel Alon, l’uomo che avrebbe accompagnato in auto il 59enne e il nipotino all’aeroporto di Lugano. La Procura della Repubblica di Pavia, che ha chiuso le indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi accusati di sequestro aggravato di minore, sottrazione di minore all’estero e appropriazione indebita.

La vicenda riguarda il rapimento del bambino di 7 anni che, dopo il crollo della funivia in cui morirono i suoi genitori, il fratellino e i bisnonni, vive con la famiglia della zia paterna Aya Biran. L’11 settembre 2021, il nonno materno si era presentato nella villetta per una visita concordata con il bambino. "Andiamo a comprare dei giochi" aveva detto nonno Peleg. Secondo la ricostruzione della polizia, però, a poca distanza dalla casa, Abutbul Gabriel Alon aspettava al volante di un’auto per accompagnare l’amico e il piccolo Eitan all’aeroporto dove li attendeva un volo privato diretto a Tel Aviv. Un "piano premeditato e organizzato" secondo quanto scrive il pm Valentina De Stefano nell’avviso di conclusione delle indagini, messo in atto privando il minore della "libertà personale" e portandolo in Israele, "contro la volontà della persona che ne aveva la custodia su decreto del 26 maggio 2021 del giudice di Torino".

Da qui l’accusa di sequestro di persona aggravato, perché su minore. Inoltre, Peleg e Alon sono accusati di sottrazione e trattenimento di minore all’estero e di essersi appropriati del passaporto israeliano del bimbo, "senza restituirlo" a colei che era la tutrice legale (ora la tutela è passata a un professionista esterno). Dopo una battaglia giudiziaria, i giudici israeliani hanno disposto il rientro del bambino in Italia ed Eitan è tornato nella villetta di Travacò Siccomario. Gabriel Alon Abutbul, 50 anni, soldato di un’agenzia di contractor, israeliano e residente a Cipro, è stato estradato il 1° giugno in esecuzione di un mandato d’arresto europeo. Interrogato è tornato in libertà col divieto di dimora a Milano, Pavia e Varese. Anche Shmuel Peleg il 7 settembre scorso si è presentato in tribunale. Al termine dell’interrogatorio di garanzia il gip ha sostituito la custodia cautelare in carcere con il divieto di dimora nei luoghi di Eitan e ha disposto il divieto di avvicinamento al piccolo.