
Sono trecento i sinti che vivono dal 1998 con un’autorizzazione “implicita“
Una decina di pagine di relazione corredate da fotografie con cui si sottolinea che l’Amministrazione comunale abbia sbagliato nel considerare il campo nomadi di piazzale Europa autorizzato. Il segretario generale Mario Spoto ha voluto puntualizzare l’insediamento residenziale dove vivono oltre 300 sinti. La questione era stata sollevata in Consiglio comunale il 10 luglio e l’assessore ai Lavori pubblici Alice Moggi aveva spiegato a quale titolo quei nuclei occupino l’area dal 1998.
"Sono state fornite informazioni che non coincidono con l’effettiva condizione giuridica dei due insediamenti residenziali stabili in piazzale Europa – ha scritto Spoto, fornendo precisazioni – Dalla ricostruzione proposta sembra evincersi che l’Amministrazione comunale abbia ritenuto di autorizzare implicitamente, su proprietà altrui, non avendone titolo, un insediamento di persone appartenenti a comunità sinti. Quindi avrebbe autorizzato un campo abusivo, senza il permesso della proprietà". Il segretario generale nella Pec inviata al sindaco Michele Lissia, al presidente del Consiglio comunale Fabio Castagna e a tutti i consiglieri ha quindi analizzato punto per punto la situazione del campo che si trova su un’area soggetta a esondazioni e non conforme al Pgt.
Il dirigente del Settore urbanistica Giovanni Biolzi ha ammesso in Consiglio che il campo si trova in un punto dove potrebbe esondare il Ticino. "Il dirigente si è limitato a rispondere puntualmente alle domande poste – ha aggiunto il segretario generale – tra le quali non c’è quella decisiva: l’insediamento residenziale, formato mediante da manufatti edilizi di vario contenuto, risulta munito dei necessari permessi edilizi? Quando la segreteria generale ha formulato lo specifico quesito, l’ingegner Biolzi ha confermato che non risulta alcuna concessione edilizia o permesso a costruire. La circostanza che non ci siano opere di fondazione a nulla rileva. Quindi risulta che le affermazioni riportate ricostruiscono in modo non corretto la condizione giuridica dei suoli di piazzale Europa, quanto meno per la porzione più prossima al fiume".
Secondo il dg quindi, anche se il Comune ha ottenuto il possesso dell’area, "l’insediamento è abusivo sotto il profilo urbanistico, paesaggistico e idrogeologico e, sotto il profilo privatistico, illecito poiché non supportato da un titolo idoneo a consentire quell’uso". Non solo: "L’insediamento prossimo al fiume Ticino non ha le caratteristiche di “campo di sosta e di transito“ ma di stabile insediamento residenziale. Le valutazioni riferite agli interventi sono rimesse ai livelli decisionali competenti".