MANUELA MARZIANI
Cronaca

Asm Pavia, arrestati presidente e direttore generale. L’azienda ancora una volta nella bufera: tutti i nodi da sciogliere

Già otto anni fa, i vertici erano stati arrestati per peculato e corruzione. Il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio: “Mi dispiace, la città merita una gestione ben diversa”

Pavia, 27 novembre 2023 – Irregolarità nell’assegnazione di appalti e indebita percezione di denaro pubblico. Con queste accuse sono stati arrestati, questa mattina, il presidente e il direttore generale dell’Asm di Pavia, Manuel Elleboro e Giuseppe Maria Chirico: si trovano entrambi ai domiciliari. Oltre ai vertici della società multiservizi di cui è maggiore azionista il Comune è stato arrestato anche un progettista del Comune di San Genesio Uniti e sono indagate in totale 13 persone.

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La seduta del Cda

Si sarebbe dovuta tenere domani la seduta fissata dal Consiglio di amministrazione di Asm per decidere quali “azioni legali e risarcimento danni nei confronti della società e dei suoi amministratori”. Una presa di posizione annunciata dopo la mozione di sfiducia presentata dal sindaco Fabrizio Fracassi su mandato del Consiglio comunale, bocciata per il voto contrario dei rappresentanti dei piccoli Comuni soci della multiservizi.

“Il Consiglio di amministrazione di Asm Pavia – riporta una nota di via Donegani - ha sviluppato un percorso coerente con gli indirizzi generali e ampiamente condiviso dai soci della società nelle sedi statutarie previste. Gli sviluppi odierni, contraddistinti dal concretizzarsi di più ampi spazi operativi, sono evidentemente la conseguenza naturale di questo percorso virtuoso che ha donato all’azienda nuovi orizzonti industriali, che troveranno applicazione pratica nei prossimi cinque mesi, vale a dire prima della conclusione del mandato naturale degli amministratori in carica, previsto all’approvazione del bilancio di esercizio 2023”.

Le prime rotture tra Asm e Comune

Ma gli amministratori comunali avrebbero voluto vederci chiaro. Per questo motivo era stata convocata il 24 ottobre una commissione di garanzia dedicata a due temi specifici riguardanti l’azienda: la nomina dell’organismo di vigilanza in forma monocratica ed il piano industriale di Asm. L’appuntamento era previsto per il 7 novembre, ma un’ora prima dell’inizio, il presidente della commissione Giuliano Ruffinazzi ha ricevuto una Pec: “A fronte di una maturata a attenta lettura giuridica dell’ordine del giorno, lo stato dei procedimenti in corso, relativi ai temi in oggetto, ne impedisce la divulgabilità”. E quindi non si sono presentati compiendo quello che è stato definito dal sindaco Fracassi uno “sgarbo istituzionale”.

È stata la prima avvisaglia di una rottura tra Asm e il Comune che possiede circa il 96% del pacchetto azionario e che ha affidato in house a via Donegani il servizio della raccolta rifiuti e della manutenzione del verde. Avrebbe voluto affidare alla multiservizi pure la gestione della piscina di via Folperti, poco prima dell’accordo però l’azienda si è defilata ritenendo l’intesa antieconomica. In conferenza stampa in compenso ha annunciato di prendere in gestione la Piscina di Bereguardo e il progetto non era stato comunicato a Pavia.

Le accuse di peculato e corruzione del 2015/2016

Successivamente via Donegani ha deciso di celebrare i suoi primi 120 anni con una serie di eventi e una scultura da 4 metri affidando a un consulente un incarico da 32mila euro. Nel frattempo emerge la revoca dell'organismo di vigilanza composto da tre persone che diventa monocratico “per risparmiare”. Ma, attraverso una presunta truffa informatica sarebbero spariti 100mila euro finiti a una ditta di giardinieri con conto corrente spagnolo. Per effettuare i controlli è stata incaricata la srls di Maurizio Pappalardo, 60 anni, ex ufficiale dei carabinieri che ha lavorato a lungo a Pavia. La società che si è costituita il 4 ottobre riceverà 108mila euro per i prossimi tre anni.

"Mi dispiace che Asm Pavia sia finita ancora una volta nell'occhio del ciclone. La città merita una gestione ben diversa", ha dichiarato questa mattina Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, uscendo da un convegno a cui aveva partecipato alla Fondazione Mondino. Già tra il 2015 e il 2016 Asm era finita nella bufera. In quel caso con l’accusa di peculato e di corruzione erano stati arrestati l’allora presidente Giampaolo Chirichelli, il presidente di Asm Lavori Luca Filippi e il contabile Pietro Antoniazzi, L’accusa era quella di aver distratto fondi per un milione e 800mila euro che solo in parte sono stati restituiti all’azienda. "Come sempre capita in questi casi - ha aggiunto Centinaio - si deve attendere la conclusione dell'inchiesta prima di esprimere un giudizio definitivo. Comunque andrà a finire, posso affermare già da ora che 'aveva ragione Centinaio'. Il sistema Pavia, a livello politico e amministrativo, non funziona. E sono contento di non farne parte".