Alberto Fedele travolto da una frana mentre faceva trekking in Perù / VIDEO

Pavia, diffuso della polizia peruviana il recupero del corpo e ricostruita la dinamica dell'incidente

Pavia, 20 settembre 2022 – Le squadre di uomini che operano in alta montagna non avevano mai smesso di cercare Alberto Fedele, cooperante 30enne scomparso il 4 luglio mentre stava facendo trekking sulle Ande peruviane. Quando hanno visto il corpo in una zona impervia e selvatica, si sono diretti con una barella per il soccorso in alta quota e hanno recuperato il giovane portandolo a valle dove è stato riconosciuto dallo zaino e dall’abbigliamento che indossava. Fedele, di prima mattina aveva lasciato il villaggio di Urubamba, nella regione sud orientale di Cusco, per raggiungere il lago Juchuvococha vicino alla montagna del Chicòn, a circa 5.500 metri di altitudine. Una telecamera aveva ripreso il giovane mentre cominciava il suo cammino e una volta arrivato alla meta Alberto stesso aveva inviato un messaggio vocale a un’amica. Poi del cooperante appassionato di trekking si sono perse le tracce. Secondo le supposizioni della polizia locale Alberto sarebbe stato travolto da una frana. Ingegnere e persona molto generosa, il 30enne ad aprile aveva deciso di lasciare il lavoro che aveva in Italia per trasferirsi in Perù e mettersi a disposizione della onlu WeWorld che ha una sede operativa in America Latina mettendosi in gioco in prima persona per quello in cui credeva. “La sua scomparsa ci ha gettati nello sconforto più assoluto” ha commentato il presidente della onlus Marco Chiesara che dal momento in cui è stato lanciato l’allarme perché Alberto non era tornato, ha seguito le ricerche sperando che potessero dare esito positivo. “Dopo oltre due mesi era difficile sperare di poter trovare ancora in vita Alberto – ha detto ancora Chiesara -. Ringrazio tutte le squadre di operatori che non hanno mai smesso di cercarlo”.