Luca aggredito perché gay: “Guarda come ti ammazzo". Insulti e minacce a Pavia, ma nessuno interviene

Il 27enne finito nel mirino perché stringe la mano al fidanzato: "Mi fa arrabbiare l’indifferenza di chi non si è mosso. In strada discriminato da quando ho 14 anni"

Una coppia gay (repertorio)

Una coppia gay (repertorio)

«Mi fa arrabbiare l’indifferenza totale di tutte le persone che erano in stazione e non hanno cercato di darci aiuto". Camminando in Strada Nuova con i suoi riccioli biondi Luca, 27 anni, racconta così la sua amarezza per essere stato aggredito verbalmente e insultato da un uomo di circa 40 anni che lo ha visto passeggiare mano nella mano con il suo fidanzato. L’episodio si è verificato mercoledì in stazione a Pavia dove Luca e Nicolas, di 32 anni, erano arrivati per farsi un giro. "Gay di m..., figlio di p... - gli ha urlato l’uomo -, frocio di m..., femminuccia, vatti a mettere la minigonna. Vieni qua che ti spacco il telefono. Vuoi vedere come ti ammazzo?". Quanto accaduto è stato ripreso con un cellulare da Nicolas e pubblicato sui social diventando immediatamente virale. Nel video si sente anche Nicolas, che è francese, dire "Io resto qui", mentre il 40enne indica i due ragazzi alla distanza senza avvicinarsi tra persone che parlano al telefono e non intervengono.

"Nessuno ha urlato qualcosa all’uomo - prosegue Luca - come se quello che stava succedendo fosse normale. Nicolas in Francia non ha mai assistito a niente del genere ed è rimasto scosso. Io è da quando avevo 14 anni che vengo insulato per strada". I due si sono rivolti alle avvocate Chaty La Torre e Francesca Florio che presenteranno al più presto una denuncia.

«Un’aggressione ignobile - commenta il deputato di Forza Italia ed ex sindaco, Alessandro Cattaneo -, la mia città non è questo". "Si può tollerare molto ma non quello che è accaduto a due ragazzi - aggiunge il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana Pavia Luca Testoni -. Stiamo aspettando che le istituzioni si pronuncino quanto prima e prendano provvedimenti: non staremo fermi a guardare".

Soltanto sabato scorso Pavia ha ospitato un partecipatissimo Pride. "Viva il Pride Month - fa notare Luca -, continuiamo a celebrare l’essere noi stessi, perché dobbiamo sentirci liberi". Come il video ha iniziato a circolare, il presidente di Coming-Aut Pavia Davide Podavini ha contattato Luca: "Siamo contenti che stiano bene. Abbiamo espresso la solidarietà e l’abbraccio della nostra comunità, e il supporto dei nostri sportelli sia dal punto di vista legale che di sostegno diretto". "Porteremo questo caso all’attenzione dello Sportello antidiscriminazioni e della Rete interistituzionale contro l’omolesbobitransfobia. Per contrastare questa violenza, dobbiamo sentirci tutti coinvolti. Chiediamo alle istituzioni del territorio una presa di parola su quanto accaduto, e la volontà di aumentare gli sforzi per contrastare l’omolesbobitransfobia, con maggiore coerenza e visione" conclude Podavini.