
La situazione in via De Motis a Pavia
Pavia, 24 maggio 2025 – “Non vogliamo trascorrere un’altra estate murati vivi”. I residenti in via De Motis dal 24 febbraio 2021, giorno in cui la palazzina di fronte si è accasciata per un improvviso cedimento delle fondamenta, non possono aprire le finestre e non vedono mai la luce.
Troppo pericoloso perché sull’impalcatura collocata a protezione dell’edificio, nel caso in cui il palazzo dovesse crollare, si potrebbero arrampicare dei ladri. “Vivo da sola – ha commentato una residente – non mi voglio trovare qualche malintenzionato in casa”. Ma la zona è anche fortemente degradata. Il 24 febbraio di quattro anni fa, infatti, le nove famiglie che vivevano nel palazzo che si è ‘accasciato’ avevano dovuto abbandonare in fretta e furia gli appartamenti lasciando il cibo che stavano preparando (era l’ora di pranzo) sul fornello e altro nel frigorifero. “Ci sono topi che banchettano – ha sottolineato Monica Musso – bisce e piccioni. Se poi aggiungiamo che alcune persone incivili buttano di tutto sull’impalcatura, si capisce in quali situazioni viviamo. O non viviamo. Siamo murati in casa. Ci sono appartamenti che hanno le pareti nere a causa della muffa e persone con problemi di salute. Chi ha potuto ha lasciato l’appartamento che è di proprietà di Aler e si è trasferito, chi non può, soffre”.
L’incubo è l’estate che si avvicina a passi veloci. “Non voglio trascorrere un’altra estate come quella precedenti – ha aggiunto Musso -, senza poter aprire le finestre e morendo di caldo”. Nei mesi scorsi i residenti hanno avuto un incontro in Comune e avevano ottenuto la promessa di un intervento abbastanza tempestivo: “Avevano detto che, se i proprietari della palazzina non fossero intervenuti – ha aggiunto Monica Musso -, il Comune si sarebbe fatto carico della demolizione. Sono passati mesi e il palazzo è ancora in piedi come prima. Non crediamo più alle promesse, chiediamo che almeno ci tolgano i pannelli posti sull’impalcatura in modo da far entrare in casa l’aria”