Mercatone Uno, presidio dei lavoratori a Cesano Maderno

I 50 dipendenti davanti al negozio di via Don Viganò

Presidio dei lavoratori Mercatone Uno

Presidio dei lavoratori Mercatone Uno

Cesano Maderno (Monza Brianza, 29 maggio 2019  – È in programma un presidio dei dipendenti Mercatone Uno questa mattina davanti al punto vendita di Cesano Maderno. Si vogliono tenere accesi i riflettori su una vicenda che ha dell’incredibile e che oltre ai 1800 dipendenti della catena in tutta Italia, coinvolge circa 10.000 lavoratori dell’indotto e circa 20mila clienti di Mercatone Uno con in mano ordini di merce già pagata in parte o anche del tutto, che rischiano di non ricevere più nulla.

L’azienda avrebbe incassato dai clienti anticipi per circa 3,8 milioni di euro, utilizzati per tamponare altri debiti che venivano generati ogni mese, al ritmo di 10 milioni di euro al mese da quando Shernon Holding srl è subentrata all’amministrazione controllata, fino a giungere all’inevitabile fallimento decretato dal Tribunale di Milano venerdì scorso e comunicato ai lavoratori via Facebook e WhatsApp. Questa mattina i 50 dipendenti di Cesano saranno in presidio davanti al negozio di via Don Luigi Viganò dalle 9,30 alle 12. Qui si erano già fatti vedere domenica alcuni dei clienti che attendono da settimane la consegna di cucine, soggiorni o camere, dopo avere versato degli anticipi. Una situazione che ha fatto salire anche la rabbia, tanto che domenica mattina è intervenuta una pattuglia di carabinieri a cercare di riportare la calma. Ad oggi nessuno è in grado di dire cosa ne sarà dei dipendenti, così come dei fornitori che avanzano crediti per circa 250milioni di euro e dei clienti, che hanno versato degli anticipi. Sulla sconcertante vicenda di Mercatone Uno è intervenuta anche Federconsumatori Monza Brianza con una nota.

«Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di beffa ai danni dei consumatori, dove la gente ha pagato gli articoli, magari tramite finanziamento, e poi rischia di non ottenere nulla. Purtroppo questa problematica ci è tristemente nota, basti pensare al fallimento di Aiazzone o di Artigiani Brianza» -commentano dall’associazione. «Federconsumatori Monza e Brianza è pronta a supportare i cittadini e ovviamente siamo vicini a tutti i lavoratori e alle loro famiglie in questa tremenda situazione». Dopo l’incontro anticipato con urgenza lunedì alla sede del Ministero dello Sviluppo economico, è confermato quello in programma domani, nel quale saranno sentiti i rappresentanti dei creditori, da tutta Italia, per cercare di fare un quadro il più dettagliato possibile del «buco» creato in questi nove mesi dalla società che era subentrata con l’ambizione di risollevare l’intera catena, annunciando addirittura un raddoppio del fatturato nel giro di 4 anni e riuscendo incredibilmente a convincere tutti le parti in causa.